Comambient: l’incantevole lirismo della chitarra
Dopo le esperienze con Dyskinesia, Koma e Viscera///, il compositore italiano Riccardo Komesar, già membro del gruppo Le Madonne, è pronto a debuttare con il suo progetto solista Comambient che si occupa di sperimentazione sonora e improvvisazione.
Pubblicato il 2 novembre 2024 da Torto Editions e Ramble Records, Tre storie per chitarra è un album di musica strumentale in cui Komesar si dedica alla ricerca di una personale poetica sonora. Un disco che attinge a piene mani dal naturalismo mistico e dal primitivismo seminale, combinando questi elementi per dare vita a uno stile personale fondato sul fingerpicking, perno fondamentale di tutto l’album.
Tre storie per chitarra è composto da tre brani realizzati con una chitarra a nove corde, dotata di tre corde basse singole e le doppie corde alte. Questa settaggio conferisce al suono una nitidezza e un’intensità unica, arricchendo l’esperienza musicale complessiva.
Pattern circolari frutto delle corde suonate in piena libertà delineano l’andamento di Partenza dalla costa est. La traccia iniziale si presenta come un delicato paesaggio sonoro, in cui le corde accarezzate rivelano immediatamente l’aspetto più intimo di Comambient. La composizione si sviluppa lungo una sottile linea progressiva, tracciata dai delicati arpeggi della sei corde, in grado di evocare parole senza tempo e visioni vivide.
Nel brano Il messaggio sotto al tumulo, la chitarra evoca l’immagine di luci lampeggianti che si accendono in rapida successione nella notte. Il suo andamento saltellante è caratterizzato da accelerazioni, dilatazioni e aperture melodiche, ricamate con arpeggi circolari che creano un’atmosfera quasi onirica.
In Tre storie per chitarra, Comambient riesce a unire un’interessante ricerca tecnica con paesaggi sonori emozionali, evitando sapientemente i manierismi che avrebbero reso l’ascolto stucchevole. L’album raggiunge l’obiettivo di tradurre il lirismo della chitarra in una narrazione poetica, offrendo all’ascoltatore un’esperienza coinvolgente e profonda.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.