Il suono enigmatico di Martijn Comes e Lukas Simonis
Dall’incontro tra il compositore Martijn Comes e il chitarrista Lukas Simonis prende forma Regering (in olandese Government),il primo disco firmato dai due olandesi.
L’album, pubblicato il 18 maggio 2021 da Esc.rec., è stato influenzato dalle opere dell’enigmatico scrittore tedesco B. Traven alle quali si deve il nome del disco e i titoli delle tracce.
“Traven è anarchico, feroce fustigatore del capitalismo, della religione, della guerra,ma soprattutto è uomo libero, nella scrittura e nella pratica di vita”.
Principi che i due musicisti hanno riversato nella loro musica soprattutto per quanto riguarda la libertà di espressione: sei tracce capaci di unire le improvvisazioni post punk di Simonis con l’attitudine cinematografica di Comes.
Negli otto minuti di Opstandder Aanhangigen note sospese e corde pizzicate assumono una propria identità andando a formare un fluttuante tappeto arricchito da droni pulsanti, i diversi elementi in relazione tra di loro compongono una metafisica architettura sonora.
Ouverture vooreen Einde è un’incalzante tempesta di materia elettroacustica: chitarre effettate si diramano senza una meta in un limbo tra sintetizzatori e percussioni minimali che accolgono i feedback e li elevano a veri protagonisti della traccia.
Partendo da un tappeto sonoro leggero intervallato dal suono della kalimba, Erismaaréén Nergens sviluppa un paesaggio sonoro impervio con folate di rumori e basse frequenze che rendono il brano una suite ipnotica e mistica. Un flusso statico si dipana in frequenti elementi percussivi e morbidi fraseggi che danno movimento alla strumentale.
La conclusiva De Verloren Zaak è il frutto dell’emergenza espressiva dei due, un’improvvisazione multiforme tra ronzii e noise che chiude in maniera violenta l’album.
La poetica di B. Traven trova riscontro nell’enigmatico sound di Martijn Comes e Lukas Simonis, un album complesso e importante per l’uso del suono come critica sociale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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