Ed è subito notte con Costanza Francavilla
Encoded Dreamers è la seconda uscita firmata da Costanza Francavilla per la sua label Silent Frequencies.
L’Ep si compone di quattro brani realizzati da Costanza in una notte senza luna, in un posto isolato, melodie fluttuanti per un viaggio sonoro dal buio alla luce, tra sintetizzatori analogici e violoncello.
Inizialmente i brani sono stati composti su richiesta del regista Owen Harris, concepiti per la colonna sonora di Black Mirror, acclamata serie di Netlifx, montata dallo stesso regista nello studio di Costanza a Ibiza, Ibiza Bloom Studio.
Versus Amygdala, prima traccia dell’Ep, si apre con i suoni gravi degli archi che disegnano la rotta da seguire nel buio della notte. Ma è con l’ingresso dei sintetizzatori che Costanza ci tiene a mezz’aria, quasi in bilico su in filo teso su uno strapiombo. L’atmosfera è ansiogena con la modulazione e la sintesi sonora protagoniste delle quattro produzioni.
Fluttuiamo sulle note degli arpeggiators in Prelude Encounter, i suoni algidi si incastrano meravigliosamente con il violoncello, creando un tappeto sul quale si poggiano note sospese che conferiscono un mood sognante alla traccia.
Si cambia registro con Radiations Oniris, frenetica e acida. Nella prima parte i riverberi danno un senso di spazio ampio e desolato con il ritmo pulsante e le influenze dub che ci portano in un luogo angusto e industriale. Nella seconda parte il violoncello dà un tocco cinematografico alla strumentale con i synth che si aprono a suoni più morbidi.
Con la fine dell’Ep che si presenta con Eutrix Parallels i suoni di cristalli aprono a scenari luminosi, le ombre della notte man mano svaniscono e si dà spazio alla calma dei suoni lenti dell’ultima traccia.
Costanza Francavilla condensa il profumo della notte nelle quattro tracce di Encoded Dreamers, un viaggio che oscilla tra il buio e la luce, tra suoni più spinti e melodie fluttuanti.
Leggi l’intervista a Costanza Francavilla QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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