CUTS: cinema e musica due discipline in simbiosi
Catturare ciò che ti circonda attraverso una telecamera o immortalarlo con l’ausilio della musica è sempre stato al centro della filosofia di Anthony Tombling Jr., la mente dietro al progetto CUTS.
Il musicista e regista cattura la realtà di questi mesi attraverso le tracce di UNREAL, una meditazione catartica e triste su pandemie, populismo e disinformazione.
Il suo secondo album, pubblicato il 4 dicembre 2020 da Village Green Recordings, è caratterizzato da otto tracce cariche di ansia, frustrazione e picchi emotivi, in cui pesanti frammenti di suono vengono accompagnati dal lirismo del vocoder.
L’album si apre con l’ansiogena R U OK?, una traccia industriale dal ritmo irregolare. Un affascinante viaggio sonico ruvido e abrasivo. Inquietante e magnetica, Dissolution è una ballata per vocoder dalla ritmica incessante e le linee di synth futuristiche. Omega Minus è un paranoico requiem di matrice post-industriale. Una voce robotica accompagna la traccia che si estende su una trama fitta di sintetizzatori cupi e una ritmica dinamica a tratti frenetica. I bassi profondi di Shelter Life disegnano una traccia dal mood opprimente, dalle melodie sinistre e inquietanti. La voce filtrata nel vocoder sembra arrivare direttamente da uno spazio lontano. Su un beat distorto e ipnotico si muovono le note di Exhale Exile: loop melodici e ritmi irregolari riprendono la visione immaginifica di CUTS. L’album si chiude con gli impulsi metallici e alientanti di An Infinite Collapsee questo uso continuo del vocoder con gli stessi sintetizzatori che riprendono sonorità eighties.
UNREAL è un album ostico e pesante, caratterizzato da uno spiccato senso di narrazione che ben descrive la realtà attuale che stiamo vivendo. Un album dal carattere forte e dall’estetica ben delineata. Che sia una telecamera o un sintetizzatore, per CUTS l’importante è testimoniare ciò che avviane nella nostra vita.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti