Allucinazioni cosmiche, droni ed echi berlinesi: la ricetta dei Daimon
Mancava da ben cinque anni il progetto Daimon, quando Remedies of a Foggy Day (2019) li metteva in luce come una delle realtà drone/ambient più interessanti dell’underground nostrano. Il trio, d’altronde, è formato da indissolubili sperimentatori: Simon Balestrazzi, Paolo Monti e Nicola Quiriconi non sono nomi nuovi a chi ha un minimo di familiarità con le sperimentazioni provenienti dall’Italia.
L’occasione del gradito ritorno è Ellipse, in uscita il 16 gennaio 2025 per Dissipatio, sei brani in cui è proprio un’avvolgente fusione fra drone, chitarre e synth a prendere forma nel corso dei minuti. In apertura Cat mette già nelle prime battute le cose in chiaro, catapultandoci all’interno di un universo sospeso nello spazio e nel tempo; se i primi attimi sembrano preparare la partenza verso un mondo nuovo e sconosciuto, poco dopo subentrano sonorità a metà fra space ambient e gli insegnamenti di Klaus Schulze.
Nastri magnetici e una permanente atmosfera robotica permeano la title track, mentre The Pillow assomiglia a un sogno lisergico capace di mettere insieme le istanze ascoltate nei brani precedenti, come se ci fosse un’improvvisa fusione fra dolenti echi ambient e fugaci sortite nella cosmologia.
Gama è un’allucinazione organica in cui reminiscenze IDM fanno a botte con ritmi sbilenchi e voci spettrali, ma subito dopo la doppietta finale Dismember/The Star mescola nuovamente le carte in tavola: se il primo è un brano opprimente e privo di qualsiasi apertura, al contrario nella traccia di chiusura c’è una gioia inattesa, a tratti infantile, che sembra mostrare una luce in fondo al tunnel, immobile nello spazio evocato dai sintetizzatori.
Ellipse è un album astratto, a tratti poco organico e sicuramente ostico. Ed è paradossalmente proprio all’interno di queste coordinate che va evidenziato il lavoro certosino dei Daimon, alfieri non solo di un suono privo di compromessi ma anche di un’evoluzione sonora netta rispetto alle precedenti uscite. Il trio appare in costante mutazione, proprio come i sei brani di Ellipse.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.