Immergersi nella vita di Danilo Ligato
«Dare ad ogni emozione una personalità, ad ogni stato d’animo un’anima», non potrebbero essere più adatte le parole diFernando Pessoa per descrivere la musica di Danilo Ligato.
Pubblicato il primo marzo 2021 per la svizzera EEEE, Rizieri segna l’esordio del musicista, compositore e sound artist lombardo. Il prodotto di anni di sperimentazione e ricerca sonora, un suono plasmato col tempoche prende forma nelle tre fragili tracce dell’Ep, accompagnate dall’uscita di altrettanti video complementari alla musica.
Una dolce melodia di un carillon apre la prima traccia, Nella selva. Una strumentale intima e delicata introduce l’ascoltatore nella vita di Ligato, una composizione segnata da un mood giocoso. L’arpeggio del glockenspiel è accompagnato da una leggera atmosfera rarefatta nella quale emergono brevi distorsioni in un gioco di contrasti dal quale emerge fin da subito il risultato dell’intersezione di diverse influenze ed esperienze musicali.
Le stratificazioni chitarristiche di Dissipatio creano un flusso morbido ed etereo arricchito dai droni gelidi di derivazione nordeuropea. Una strumentale dalla struttura semplice ma di facile presa che, all’insegna del “lessis more”, colpisce per la sua intensità emotiva.
Monte Analogo esordisce con semplici note di pianoforte, una trama ipnotica, col piano che si poggia delicatamentesu una texture sintetica rarefatta e avvolgente. Ligato ricama una strumentale ambient sospesa, che crea un senso di quiete e protezione.
Musica sognante, a cavallo tra sperimentazione, post-rock ed elettronica dalla quale viene fuori la sensibilità artistica di Danilo Ligato. La voglia di raccontarsi e di farci entrare nel suo mondo di uomo e padre dà vita a Rizieri, un lavoro fresco e originale con un approccio audiovisivo, tre scenari ambientali notturni carichi di suggestioni con una forte attitudine per le melodie. Un Ep che mette d’accordo sia gli amanti di Erik Satie quanto quelli dei Port-Royal.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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