Spazio ai giovani con Dario Capasso e Andrea Laudante
Andrea Laudante e Dario Capasso, del ‘93 il primo, classe ‘92 il secondo, hanno realizzato un album a quattro mani, ACR0N, pubblicato il 12 settembre da Liburia Records.
Due universi sonori che s’incontrano, legati da quella voglia di sperimentareche trovano un punto d’incontronella ricerca di un territorio comune dato dalla dimensione virtuale della macchina e quella fisica degli strumenti acustici.
Sebbene la giovane età, l’album suona maturo e fresco allo stesso tempo: un dialogo basato sulla dualitàdi condizioni dei materiali e fluttuantestati, come equilibrio e idiosincrasia, frenesia e stasi, strutturae decostruzione.
Ne scaturiscono sette tracce ibride tra elettronica, musica acusmatica e passaggi minimalisti, frutto di una narrazione musicale che apre a nuove prospettive interioria più livelli di espressione.
Nei suoni del disco c’è calma, a volte solo apparente, con entità acustiche ed elettroniche in perenne simbiosi come in Undrwtr, una traccia che rispecchia la volontà di catturare diversi stati d’animo. Elegante e raffinato, il piano di Andrea dialoga con l’elettronica di Dario creando un vero e proprio momento di riflessione come immersi sott’acqua, dove tutto attorno si muove lento e immutabile. Se da un lato le pulsazioni elettriche risultano frizzanti, dall’altro il piano come in Impr~piano suona in slow motion disegnando un paesaggio sonoro sospeso.
I.FIx vede Capasso imbracciare la sei corde per dar vita ad una traccia ricca di armonie e di una forza creativa così cristallina da toccare l’apice di tutto l’album: campioni, suoni morbidi e alterazioni sonore per una traccia che lascia fluire stimoli ed emozioni.
Skmlt, dalle marcate melodie, è una delicata suite intarsiata dall’elettronica frastagliata in cui il romanticismo si trasforma in musica marcandone il lato più emotivo.
ACR0N è un album che vive di luce propria, un disco realizzato per sottrazione dove ogni elemento è al posto giusto, niente di eccessivo o di superfluo, ciò nonostante ricco di sfumature. Un album che fa di Andrea Laudante e Dario Capasso due musicisti già grandi.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti