Seleziona una pagina

2022/2024 Unreleased Recordings pt.I: l’urgenza di condividere

L’essere umano può essere determinato grazie alla sua urgenza di comunicare con gli altri. Condividere è un bisogno primario, come respirare, come mangiare, come dormire; e se la nostra mente, la nostra immaginazione, la nostra creatività sfavilla, portandoci a creare, a dare forma ad un pensiero, la conseguenza naturale di tale atto di creazione è la condivisione.

L’arte, indipendentemente dalla tipologia, indipendentemente dalla sua qualità, non è fatta per rimanere chiusa in un cassetto tanto quanto non può rimanere chiusa nei meandri della nostra mente.

Probabilmente è questo il concetto alla base di 2022/2024 Unreleased Recordings pt. I di Davide Cedolin, abile chitarrista ligure e musicista completo. Il suo disco, pubblicato il sei marzo, è una collezione di brani registrati nell’arco di due anni e includono pezzi registrati in take singoli, sperimentazioni e suoni non propriamente collegati con i suoi precedenti lavori. Si tratta dunque di un mix di sonorità, momenti e processi creativi senza un filo logico ben preciso, ma con un’identità singola forte e caratteristica.

Mood Swing tr.2, la prima: un ricco susseguirsi di pattern di chitarra, carichi di sentimento, che al contempo si incastrano e lottano tra loro per il predominio del brano, mescolandosi in un’armonia complessa e malinconica, cruda, violenta, ma con tracce di dolce leggerezza.

Fontane, la terza traccia, inizia immediatamente con un sound d’impatto e una frenesia avvolgente. Anche qui ad ogni accordo e ad ogni linea si sente la passione e il carico emotivo che Cedolin ricerca nelle sue composizioni: un carico capace di dare forma, colore, vita al brano stesso.

Lone Roe Deer è un brano interamente realizzato con i synth, originariamente parte della soundtrack del documentario Eredità Foreste, così come Sunrise Bath. Mentre la prima si concentra sull’armonia e sull’idea di calma, la seconda sperimenta maggiormente con tonalità cupe, sinistre, più vicine al noise e all’arte del rumore.

Sacramento è la settima traccia del disco che, dopo le tre precedenti in cui la sperimentazione con i synth faceva da padrone, si struttura nuovamente grazie ad una consapevole stratificazione di intensi riff e voci acustiche nate dalle dita di Cedolin.

Il disco si chiude con la nona traccia, Fire Keeper, dove il discorso musicale prende forma su un tappeto sonoro dato dallo scoppiettio di un fuoco. Un brano lungo, dilatato, che a differenza delle tracce precedenti si prende il suo tempo per crescere e aprirsi.

In ogni traccia si sente che Davide Cedolin prova a creare non solo una sonorità ben definita, ma un ambiente, una fotografia di un luogo che lo ha ispirato e ha acceso in lui la scintilla creativa. Ascoltare i suoi lavori sembra quasi immergersi in un ricordo personale dell’autore.

Unreleased Recordings pt. I è un disco ricco di ottimi spunti e brani piacevoli se presi singolarmente; purtroppo il lavoro pecca di visione d’insieme, di una struttura armonica e totalizzante che attraversi tutti i brani dando loro coerenza. Ma probabilmente, come detto nella premessa, non è questo l’obiettivo di Davide Cedolin, che ha dato vita a Unreleased Recordings pt. I riunendo ciò che nel suo lavoro canonico non poteva avere spazio ma che sentiva comunque la necessità di condividere.

E a tale necessità non si può e non si deve metter freno.



3.3 3 votes
Valuta l'articolo!
0
Would love your thoughts, please comment.x
Logo con lettering sfondo trasparente radioaktiv

Iscriviti alla nostra newsletter

Non perdere le nostre rubriche e tutti gli aggiornamenti sulle nuove uscite discografiche su base mensile.

Iscrizione riuscita!