Davide Cedolin e il rapporto con la natura
Nuovo album autoprodotto per Davide Cedolin: Oh the Pleasure with Trees è il secondo rilasciato nel 2023 per il prolifico musicista genovese che porta avanti la serie dedicata alla natura, nello specifico le sei strumentali sono ispirate agli alberi e agli spiriti.
Poco più di mezz’ora per Oh the Pleasure with Trees, un flusso libero caratterizzato dal suono leggiadro della chitarra acustica, accompagnato dal banjo e field recordings.
La musica del nostro si basa sull’equilibrio di arrangiamenti eclettici e svolazzi ariosi come nel caso della prima traccia, Buried Waltz, accompagnata dai suoni di un fiume che scorre lentamente. La strumentale emana un senso di pace e di tranquillità con Cedolin impegnato nel pizzicare ripetutamente le corde della chitarra per creare profondità e leggerezza. Un mantra folk dalla dolce atmosfera.
Mentre la prima traccia si presenta con suoni morbidi e ritmi lenti, The Spirits Came From The Hills è un travolgente fiume in piena. Il suono della chitarra si fa ampio e denso, dal taglio nervoso, rimando alle paure dell’uomo che affiorano in questo brano. La traccia è un ciclo che si chiude: si apre e si chiude con il verso dei corvi con nel mezzo una trama di chitarre stratificate.
I toni si ammorbidiscono e si riscaldano con Eredità Foreste, un folk blues energico interpretato con trasporto e calore. In Amodal Roots la chitarra s’intreccia con i field recordings ottenendo una trama delicata e soave che lentamente acquista vitalità fino ad accendersi nella parte centrale, un’accelerata capace di sedurre in maniera intrigante.
Oh the Pleasure with Trees è un album solido e avvincente, poetico, che traccia una linea di continuità con il precedente Ligurian Pastora. Quella di Davide Cedolin è una cifra stilistica coerente e decisa che va a consolidarsi con Oh the Pleasure with Trees.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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