Alla scoperta del mondo di Davide Rasetti
Davide Rasetti è un compositore e polistrumentista teramano che si è messo in luce con il suo primo album Zelmira uscito per AlfaMusic nel 2019. Il giovane talento abbruzzese torna a far parlare di sè con un nuovo album, All’esterno, attraverso il quale Rasetti ci fa entrare nel suo mondo.
Sei nuove tracce con le quali il musicista si racconta partendo dal linguaggio jazz fino ad oscillare tra una vasta gamma di generi.
L’album si apre con la title track, una strumentale malinconica dal linguaggio moderno. Il brano si muove tra le coordinate della musica classica contemporanea e il jazz. Un tappeto ambientale accoglie le note ripetute e la melodia del piano, insieme creano un avvolgente e stratificato paesaggio sonoro. La seconda parte del brano si gonfia grazie ad un suono robusto ed ossessivo spalleggiato da una ritmica tribale che fanno acquistare carattere alla produzione.
Il jazz incontra i suoni caldi del mediterraneo in Mama: percussioni dal sapore africano danzano all’unisono con un elegante sax che accoglie tra le sue note una linea sinuosa di basso. La seconda traccia profuma di contaminazione rispecchiando a pieno l‘atteggiamento onnivoro nei confronti della musica di Davide Rasetti.
Old Lady nasce dal dialogo tra la musica neoclassica e l’elettronica: un inizio delicato con il piano rincorso dagli oscillatori per un’esplosione dubstep che dà una ventata di freschezza e modernità alla composizione. Il sax è l’elemento che fa da trade union con i brani precedenti dando un tocco di raffinatezza che non guasta.
L’album si chiude con È così che ho perso la speranza, un tappeto sonoro vibrante con lo stesso Rasetti che interpreta la cruda poesia del poeta siriano Aref Hamza.
Con All’esterno Davide Rasetti si racconta mettendo in mostra le diverse personalità della sua musica e lo fa attraverso un lavoro sincero che trasuda tutta la maturità artistica del Nostro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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