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Dean Ramsay racconta la contea di Norfolk e di Cambridgeshire Fens attraverso la musica

Quante volte davanti alla vista di un dipinto che immortalava un paesaggio, la natura e le bellezze di una terra meravigliosa, siamo rimasti estasiati e abbiamo sognato terre sconfinate.La pittura non è l’unico mezzo per poter fotografare lo spettacolo della natura. La musica non è certo da meno: attraverso fieldrecordingssi può descrivere un’immagine attraverso i suoni.

È proprio quello che ha fatto il polistrumentista Dean Ramsay, realizzando un nuovo album con registrazioni realizzate nel villaggio di Upwell, nel Norfolk, tra Ottobre 2018 e Maggio 2019.

The Kingdom Of The Eel, questo il nome del disco in uscita il 30 agosto 2019 per Focused Silence, si prefigge di descrivere le terre dell’Inghilterra orientale, terre magiche, verdeggianti e incantate.

Chiudendo gli occhi potrai ascoltare le miriadi di uccelli, i corsi d’acqua, la fauna e la flora di cui si compone la terra anglosassone, e lo potrai fare attraverso le registrazioni sul campo e gli arrangiamenti delle dieci tracce che compongono questo lavoro.

Nella prima parte di The Kingdom Of The Eel Ramsay immortala gli spazi sconfinati che si affacciano sul Mar del Nord e una natura capace di incantare: i suoi suoni sono pennellate delicate e colorate in grado di fermare il tempo. E quando i field recordings s’intrecciano e danzano con le note di piano in CountessAlftruda in Velvet Gowns è subito magia.

Quel ritmo lento e cadenzato tipico di una passeggiata nei boschi in cui il tempo sembra fermarsi, lontani dalla frenesia della città, è questa la sensazione che si ha ascoltando Two Nightingales Tell of Rebirth on the Heath.

A interrompere la quiete arriva la presenza dell’uomo con l’elettronica di Becoming the Hare: è da questo momento in poi che i synth iniziano a far sentire la loro presenza, con Ramsay che gioca con le modulazioni delle frequenze per trasformare il paesaggio in un regno incantato e sognante.

Una ventata di maestosi sintetizzatori abbracciano Harvesting Willow Along Popham’s Eau che, come gli alberi mossi dal vento è il presagio della tempesta che arriverà solo successivamente con Awaiting a Message on the Isle of Ely. L’ottava traccia dal sapore di Hypnagogic pop alla Oneohtrix Point Never, improvvisamente si tinge di nero, in costante crescita per tutta la sua durata fino ad incattivirsi verso la fine.

Si arriva così in modo del tutto naturale alla conclusione di un album che sa emozionare e raccontare, proiettando nella nostra mente paesaggi lontani e sconosciuti.

Quando il fascino della natura incontra la capacità dell’uomo di non distruggerla, ma di esaltare la sua bellezza, quello che ne viene fuori è qualcosa di sensazionale.




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