I Degoya mischiano i tasselli del puzzle
Tre anni fa Fragmenta sanciva l’esordio per i campani Degoya, duo che fanno dell’improvvisazione e della sperimentazione le loro coordinate fondamentali.
Originariamente nato come trio, il progetto di Andrea Laudante e Francesco di Cristofaro torna con un nuovo disco maturo e avvincente. Rayuela rilasciato il 15 novembre 2023 per Liburia Records, e realizzato grazie al contributo di NUOVOIMAIE, prende ispirazione dall’opera omonima pubblicata nel 1963 dallo scrittore Julio Cortázar.
Caratteristica dell’opera di Cortazar è la proposta di tre modalità di lettura che vengono riproposte da degoya anche nell’ordine di ascolto del disco, con le diverse indicazioni date all’ascoltatore all’interno della copia fisica del disco.
Nell’album viene combinata la sintesi FM con il suono fiati dando vita, come nel caso di De una manera, a tracce giocose nelle quali viene bilanciato l’impeto dell’elettronica con la tensione degli strumenti acustici. In U il looping è il fulcro principale del secondo episodio dell’album: le particelle sonore vengono frammentate su un tappeto di elettronica rarefatta fino a formare una cascata sonora attraverso la quale possiamo apprezzare le mutazioni timbriche del suono.
Nonostante le strutture caleidoscopiche, tracce come Todos La Quieren celano dietro il fragore assordante degli oscillatori una interpretazione coesa di armonia. I fiati vengono utilizzati da collante mentre la parte elettronica grazie a tecniche estese in grado di mutare e sovvertire le sonorità degli strumenti acustici dà vita a nuove forme espressive.
Abrir suona come fosse un rudimentale richiamo sciamanico, con i fiati protagonisti, retti solamente da semplici pulsazioni ritmiche. Di Cristofaro tesse una trama tribale, stratificando ogni elemento senza mai ottenere complessi arabeschi, ma lasciando emergere una narrazione minimale ricca di pathos.
Rayuela risulta di facile interiorizzazione nonostante la sua profondità e la sua complessità, è un album dalla personalità definita che suona anche come il prodotto di un duo affiatato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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