First Light, la musica primitiva e innocente di Dennis Callaci & Heimito Künst
Tre anni dopo l’omonimo esordio per Heimito Künst, torniamo a parlare di questo misterioso progetto grazie a First Light, l’album collaborativo realizzato con Dennis Callaci dei Refrigerator.
Il disco uscito il 28 giugno tramite Pass Without Trace Records, con distribuzione a cura di Dissipatio, presenta musiche scritte ed eseguite da Heimito con i testi e la voce di Callaci a scandire le dinamiche.
Le nove tracce di Firt Light si presentano come un viaggio psichedelico e claustrofobico tipico delle produzioni di Künst: sintetizzatori, nastri magnetici, organo, percussioni e field recording sono alla base delle oscure e inquietanti visioni sonore del nostro, accompagnate dalla voce vulnerabile ed emotiva di Callaci.
L’album si apre con l’atmosfera rarefatta e i droni ostili e cupi di Clap Back. Il lento fluire imponente e spaventoso è scandito dalla voce di Callaci che insieme ai passaggi luminosi dei sintetizzatori attenua il clima da incubo della traccia.
Meno oscura è Raybans, sorretta da un’ipnotica linea di synth e nastri magnetici, impreziosita dalla voce carica di pathos che rende il brano un mantra tenebroso. A seguire Consider Me è una produzione tagliente che si avventura in territori industriali. Un crescendo di ombre e nebbia, tra lente oscillazioni e rumori di fondo che vanno a creare un tappeto spettrale sul quale s’incastra meravigliosamente la voce narrante di Callaci.
Con Ghosts from Sonora il duo cambia registro: l’oscurità lascia spazio alla luce e con essa emerge un senso di nostalgia. La sesta produzione suona come un carillon ambient con i sintetizzatori e le linee di pianoforte
spettrali che danno vita ad una melodia straziante.
First Light è un album primitivo e innocente di elettroacustica avvolgente e post-industrial cantautorale per una riuscita collaborazione tra Dennis Callaci & Heimito Künst.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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