Lo spettacolo che fa suonare la scienza
Imparare con la musica si può! I Deproducers ne sono la prova tangibile. “Quattro musicisti, quattro produttori con percorsi diversi e importanti. Insieme per condividere un’idea, un progetto di ricerca articolato in capitoli: fare musica per conferenze scientifiche, concepire la scienza come poesia”, è con le stesse parole dei Deproducers che introduciamo il progetto nato dalla genialità artistica di Vittorio Cosma, Gianni Maroccolo, Max Casacci e Riccardo Sinigallia.
DNA è il loro ultimo lavoro discografico nato in collaborazione con la Fondazione AIRC e con la consulenza scientifica del filosofo evoluzionista Telmo Pievani.
Il 23 novembre il tour dei quattro ha fatto tappa a Napoli all’interno della cornice della Sala Newton della Città della Scienza, il polo di promozione e divulgazione della scienza, il primo museo scientifico interattivo italiano, fiore all’occhiello della città partenopea.
Sul palco i Deproducers, affiancati da Simone Filippi (Ustmamò) alla batteria e accompagnati dai visual realizzati da Marino Capitanio, ci conducono in un viaggio alla scoperta del valore della ricerca scientifica. Nei settanta minuti del live, diviso in otto capitoli, si alternano momenti dedicati alla sola musica che oscilla dall’elettronica al post rock passando per la world music e incursioni prog, a momenti in cui Telmo Pievani ci spiega in maniera appassionata e coinvolgente l’origine della vita fino ad arrivare infine a raccontare il cancro, le sue mutazioni e gli elementi che la scienza ha per riconoscerlo e contrastarlo.
Alternativamente ogni musicista accompagna la narrazione di Pievani, trapela così il carattere di ognuno, quello più morbido di Cosma e Sinigallia, a quello più rumoristico di Casacci e Maroccolo.
Passando attraverso i temi quali l’abiogenesi, la nascita della pluricellularità, la differenza tra caso e necessità, il racconto di 200mila anni della nostra storia di specie durante i quali si sono succedute 8.000 generazioni e sono vissuti 107 miliardi di esseri umani, la scoperta del DNA come la più grande invenzione dell’evoluzione e l’incontro con LUCA, the Last Universal Common Ancestor, i quattro musicisti hanno allietato il pubblico con composizioni inedite. Le immagini di Capitanio hanno reso ancora più piacevole e divertente il “conoscere insieme”.
La musica incontra la scienza e le arti visive spingendosi verso nuove frontiere, proponendo uno spettacolo unico nel suo genere in cui il sapere, la divulgazione e la conoscenza diventano fruibili a tutti.
Leggi la recensione di DNA QUI
Leggi l’intervista a Vittorio Cosma dei Deproducers QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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