Alla scoperta del pianeta Eterna con Devid Ciampalini
A tre anni dal disco di debutto Sorgente, il musicista e compositore, fondatore del collettivo Ambient-Noise Session Devid Ciampalini pubblica Eterna. L’album rilasciato per Dissipatio, è ambientato nell’anno 3388 sul pianeta omonimo, e si presenta una cronaca metafisica che esplora temi fantascientifici attraverso una narrazione surreale e criptica al confine tra sound design e musica concreta.
Suddivisa in 10 diversi capitoli e un’introduzione (preludio), in Eterna Ciampalini utilizzava sintesi FM, nastri e strumentazione software per creare scenari sonori stratificati, a volte minimali, altre dal suono denso, plasmati attraverso suggestive manipolazioni analogiche.
Con Eterna si viene traghettati in una dimensione parallela in cui coesistono sonorità disturbate, frammenti atonalità e sequenze casuali, un variopinto collage sonoro che attinge dai bumper pubblicitari weird-futuristici degli anni ’90 e a una lunga tradizione di effetti audio.
In quest’opera il suono ha una duplice natura: visiva e linguistica. Chapter 2 è un sistema sonoro scintillante basato su un sound design minimale ma ricco di tonalità. Concepita come un intreccio di flebili flussi sonori che definiscono gli spazi e accentuano i silenzi, la traccia si presenta come un’esperienza sensoriale immaginifica.
A seguire in Chapter 3 il suono viene decostruito al fine di essere reso come un elemento puramente percussivo, mentre i nastri vengono utilizzati da fonti sonore processate al fine di dare un movimento spaziale al suono da ascoltare tutto d’un fiato, lasciando che la mente sia libera di vivere tutte le visioni che vengono create. In Chapter 7 i suoni vengono utilizzati in maniera inusuale: piccole particelle magnetiche che si scontrano in maniera randomica generando oscillazioni estatiche.
Eterna è un tentativo di far coesistere in molteplici tipologie di suono in un unico spazio, un unico contenitore. L’album si configura come un’esperienza in cui la musica non deve essere intesa solamente come arte sonora ma anche come un mezzo per proiettare fenomeni ultraterreni ancora prima che appaiano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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