Didacte: imparare a disimparare
Oggi il pianoforte, lo strumento della musica classica, non è più il simbolo di una élite. A partire dagli anni Novanta ha trovato spazio nella musica popular aprendosi alle contaminazioni, la sua versatilità ha spinto i musicisti a sfruttarne le possibilità di dialogo con strumenti e sonorità differenti.
Il francese Didacte è uno di quelli che, partendo dal pianoforte, ha saputo creare un proprio mondo sonoro che gira attorno ad un microcosmo di suoni organici, trame ambient e spiritualità. Partendo dalla sua passione per la musica classica è arrivato a concepire una musica cruda, diretta e onesta, basata sull’improvvisazione.
Mettendo in discussione quello che si è imparato, si arriva a qualcosa di nuovo, avvicinandosi a nuove conoscenze. È proprio dall’imparare a disimparare che nasce Revenir, il nuovo lavoro di Didacte, pubblicato il 2 aprile 2021 da Piano and Coffee Records.
L’essenza pura del piano, la sua semplicità e quella giocosità legata ai tasti neri e bianchi ci fanno tornare a ciò che eravamo da bambini sulle note della titletrack. La traccia insegna a mostrarsi senza filtri, al naturale, con la sua luminosità e quel candore che rimanda all’eleganza di Nils Frahm.
La malinconica Katarina Kyrkogård è il simbolo del cambiamento: una composizione di matrice classica che si apre ai suoni dei sintetizzatori disegnando nuovi sentieri da esplorare. È così che la tavolozza di Didacte si arricchisce di nuovi colori, riemerge la bellezza e l’energia dell’impermanenza in L’Après, il fulcro del disco, nel quale s’incontrano le diverse anime del musicista.
Toni morbidi e cristallini per una traccia che scorre limpida, Olvidar, con le note sospese in grado di riempire gli spazi vuoti. Una composizione che dà la possibilità di lasciareil nostro passato alle spalle dimenticandoci chi pensavamo di essere, per essere semplicemente giusti.
Mosso dalla curiosità, Didacte utilizza il pianoforte come strumento per rinnovare le proprie conoscenze. Revenir diventa così la testimonianza di un cambiamento che porta a mostrarci per quello che siamo, semplici, senza orpelli, come la musica del Nostro.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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