Un complesso puzzle per Distant Animals
Distant Animals è il progettoaudio di Daniel Alexander Hignell-Tully, sound artist, videomaker e compositore made in Uk.
Dopo aver pubblicato i suoi lavori per importanti etichette del calibro di Hallow Ground, NomadExquisite, Infinite Sync, Engram, Norient e Triple Bath, giunge sulla napoletana Liburia Records con Constancy Blooms: An Abridged History of Rust, realizzato con l’ausilio di Colin Tully al sax, Kevin Nickells al violino, chitarra, voce e percussioni e John Guzek al violino e corno francese.
Intrigante ed eclettico, Constancy Blooms: An Abridged History of Rust è diviso in due lunghe suite ognuna di 28 minuti nelle quali Hignell esplora lo sviluppo di nuove tecniche di composizione e site-specific. L’album è difficilmente collocabile: al suo interno convivono musica concreta, classica contemporanea, free-jazz e sintesi elettronica divise in due flussi in perenne divenire, che ben riflettono il carattere dei luoghi nei quali sono avvenute le registrazioni.
La prima traccia, Outer, è sostenuta da un leggero tono di synth modulare che dà la sensazione di fluttuare. Gradualmente aiutato anche dal suono dei fiati, il tono s’incupisce dando vita ad un primo contrasto tra l’animo free-jazz e quello elettronico della composizione. Man mano i toni aspri si vanno affievolendo in una coltre di droni che funge da collante con i toni drammatici degli strumenti acustici fino a mettere in luce a metà traccia l’animo digitale di Hignell. Interessante come nella traccia Hignell riesce a collocare un fraseggio classico di chitarra senza risultare una nota stonata in un caleidoscopio sonoro come Outer.
La seconda traccia, Inner, inizia con un tappeto ambient leggero dalla ritmica ben marcata. Entrano, poi, in gioco i toni distorti e il rumore del grattato dei vari elementi acustici che vanno a intrecciarsi per ottenere una trama acusmatica complessa e affascinante, carica di tensione e stridori. Solo a metà della traccia con l’ausilio del piano il suono viene mitigato dalle note morbide e avvolgenti del piano. Ancora una volta la traccia cambia forma diventando così una travolgente composizione per piano prima di mutare in una massa di suoni neri, densi e viscerali che concluderanno il brano.
Con Constancy Blooms: An Abridged History of Rust Distant Animals si serve delle nozioni di memoria e simbolismo culturale per produrre un’opera che vive di contrastanti, composta da tanti pezzi diversi che vanno a comporre un puzzle unico nel suo genere.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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