Gas Lit: una coraggiosa invettiva musicale ed ideologica
Se c’è una cosa che sicuramente non manca al duo australiano Divide and Dissolve è il coraggio, tanto nella musica quanto nelle idee.
Infatti, attraverso una proposta drone/doom metal, ma evidentemente influenzata da sonorità classiche, l’intenzione è denunciare le barbarie del colonialismo. Un tema a dir poco caro a Takiaya Reed (sassofono, chitarra) e Sylvie Nehill (batteria), rispettivamente di origine cherokee e maori.
Ed è proprio quest’attitudine a metà fra i macigni sonori del drone e le sfuriate avant-jazz ad essere l’elemento di maggior originalità del duo, giunto al suo terzo album, Gas Lit, in uscita il 29 gennaio 2021 per Invada Records.
Sin dall’apertura Oblique si scoprono tutte le carte, e fra una distorsione e l’altra non mancano inserti che strizzano l’occhio tanto al jazz, grazie alle trame libere tracciate dal sax, quanto alle melodie da camera. Ovviamente, in primo piano rimane sempre la natura heavy del gruppo, marchio di fabbrica che trova in Prove It uno dei momenti migliori dell’album.
Denial è una lunga cavalcata in costante tensione, manifesto musicale ed ideologico dell’album, in cui la duplice natura del duo trova la sua massima forma di espressione e compattezza: l’inizio e la fine del brano sono momenti di relativa ariosità, contrapposta all’inferno della parte centrale.
In chiusura, We Are Really Worried About You si fa prima guidare da un sax protagonista, poi sapientemente lascia spazio a percussioni abrasive e riff monolitici.
Pur non riuscendo a stupire costantemente, soprattutto nella seconda parte, Gas Lit è probabilmente il disco più maturo del duo australiano.
Ciò che colpisce, invece, è l’intensità delle Divide and Dissolve, la forza che pervade un album mai domo, in cui non si ha mai la percezione di riuscire a placare lo spirito, a tratti animalesco, di Gas Lit.
Soprattutto, va premiato il coraggio di un lavoro senza compromessi ma intuitivo: musica che esce dal cuore.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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