La consacrazione del ritmo per i Driftmachine
Nel corso della loro carriera Andreas Gerth (Tied & Tickled Trio) e Florian Zimmer (Fred Is Dead e, soprattutto, Saroos) hanno abituato il loro pubblico ad una musica multiforme. Ad ogni nuova uscita il duo berlinese ha aggiunto nuovi elementi e influenze alla propria formula restando però fedeli alla miscela dalla quale parte il tutto, ossia solide percussioni meccaniche, bassi potenti e melodie sistematicamente costruite attorno a schemi circolari.
In uscita il 12 marzo 2021 per Umor Rex, distribuzione Morr Music, Spume & Recollection è il sesto album dei maestri delle patch, i Driftmachine, che continuano a sorprenderci con un lavoro nel quale la musica cosmica incontra il dub astratto.
Nuove architetture sonore prendono forma partendo da ordinate simmetrie in cui il duo aggiunge bassi corposi e loop ipnotici per quello che diventa un mantra kraut-dub (Albatros Follows A Killer Whale). Il duo si concentra su trame sempre più astratte e dilatate, impreziosite da leggeri impulsi ritmici usati per dare dinamicità alle quattro tracce che oscillano tra il sacro e il misterioso.
Più vicina ai vecchi album The Surge At The End Of The Mind è un circuito di suoni sinistri e atonali che omaggia il suono delle macchine. Un’esplorazione sonora che pone gli accenti ritmici verso derive post-industriali. Un microcosmo di placide distensioni, delay ed echi, effetti liquidi per la calda atmosfera del dub di Memories Of The Lakeside, una traccia in cui il ritmo diventa il protagonista principale.
Spume & Recollection si chiude con Soon I Will Disappearche rappresenta la conclusione di una sorta di evoluzione elettronica rallentata e ipnotica.
La natura immediata e snella di queste tracce rende Spume & Recollection il loro disco più accessibile e, forse, il più avvincente dei Driftmachine che, lavorando per sottrazione, ottengono un suono essenziale che dà libero sfogo alla creatività del momento.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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