I tormenti della sensibilità dei Drose
Boy man machine+ è il nuovo album della band sperimentale noise rock Drose, pubblicato il 18 ottobre 2019 via Computer Students, ed è il primo album della loro nuova serie Anatomical Reissues, che ripropone album con un design altamente concettuali.
Il disco è una ristampa del lavoro del 2016 con l’aggiunta del 7’’ di debutto, A Voice, più brani inediti, tutti rimasterizzati di recente dall’ingegnere veterano Carl Saff.
Nota interessante: l’album è stato scritto e registrato durante la progettazione e la costruzione di un’auto da corsa presso il Center for Automotive Research di Columbus, Ohio, USA. La struttura ospitava attività produttive costanti e spazi ambientali cavernosi in cui venivano registrate le macchine, gli strumenti e la voce.
Originari di Columbus, nell’Ohio, i Drose sono la creatura di Dustin Rose (voce, programming e chitarra), John Mengerink (samples e batteria) e Gregory Packet (chitarra e samples)
La loro musica suona abrasiva, febbrile e nichilista, esplorando i tormenti della sensibilità attraverso il suono delle macchine, con linee taglienti di chitarra e bizzarri pattern di batteria di John. Il risultato è aspro, sconcertante e a tratti straniante.
Ne viene fuori dalla musica dei tre un ibrido tra noise e drone music di certo non adatta a tutti gli ascoltatori, un sound duro che prende forma dai riff di Dustin Rose in contrasto con la sua voce delirante e androgina.
Una ritmica spigolosa, dalle progressioni coinvolgenti, accompagna le parti industrial, un continuo portarci agli inferi per farci conoscere cosa è la paura. Non mancano di certo momenti più introspettivi, i Drose non si fanno mancare nulla in quest’album risultando una formazione imprevedibile.
Boy man machine+ è un lavoro crudo, inquietante e tagliente, che di certo non annoia, ben curato sia nei suoni che per quanto riguarda l’artwork. Diciasette tracce ruvide, viscerali e sofferenti, tra il noise, l’industrial e il rock che faranno sicuramente presa sui fan di Swans, Sunn O))) e Nine Inch Nails.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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