Earthen Sea disegna spazi non ordinati tracciati nel nulla
Si chiama Grass and Trees ed è l’ultimo album di Earthen Sea, progetto ambient del musicista newyorkese Jacob Long, uscito il 7 giugno 2019 e pubblicato per l’etichetta americana Kranky.
L’artista si riaffaccia sulla scena musicale dopo un periodo di gestazione di molti anni, la sua carriera lo ha portato in diverse città e scene, attualmente risiede a New York, dove ha concepito il suddetto album che si può definire una sorta di act of love.
Onnivoro e scopritore musicale Long si destreggia con la sua nave ritmica in chiave riduzionista declinando ipotesi in questo suo lavoro tese ad uno stato sonoro più puro ed elementare, verso un processo creativo del “semplificare il più possibile le cose”, disegnando spazi non ordinati tracciati nel nulla, ma fatti di respiro, di registrazioni sul campo e “suoni che potrebbero essere suonati a mano ma non lo erano”.
I risultati si sentono decentralizzati, ma dinamici, evanescenti, sette tracce di musica rivolte alla parte sensoriale intima ed al concetto d’infinito, in forma languida ma trasformativa, costruite nei quartieri esterni di una metropoli, visioni radicate nel corpo fisico ma in sintonia con le angolazioni ed i punti di vista dai quali si riflette e poi ci si confronta: “In risposta al vivere in una città abbastanza frenetica, e in un momento molto frenetico per il mondo in generale.”
Ritmato ed instancabile Existing Closer or Deeper in Space apre l’album che si distende ampio sul secondo brano Window, skin and mirror, tenace e nella seconda parte latineggiante; toni cupi e sordi per Spatial Ambiguity che si sbriciolano e rammendano, le scansioni ritmiche e gli echi rimbalzati si rincorrono in A Blank State, seguono le atmosfere adombrate di taglio imperturbabile, verso ambienti soffusi, che si smontano in un minimal battente intermittente fino all’onda implacabile di Less And Less che sfila nitida sul finale.
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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