La musica alienante di Edoardo Maggiolo
Torniamo a parlare di Edoardo Maggiolo dopo averlo conosciuto con il precedente Ep Samizdat. Pubblicato il 14 giugno 2024, Sopra Una Luna Color Crema realizzato a quattro mani con la clarinettista austriaca Belinda Miggitsc, è il nuovo album del musicista vicentino, compositore, batterista e field recordist.
Otto tracce che oscillano tra l’ambient, il jazz e la colonna sonora, dalle atmosfere decisamente sognanti e oniriche e dai timbri insieme dolci e sperimentali.
Già dall’intro, Sequenza Del Sogno, si capisce l’intento del duo, ossia quello di esplorare le possibilità date dalla materia sonora e di trasformarle in prodotto musicale fruibile. Il brano cupo e minaccioso è retto dal dialogo improvvisato tra i sinistri suoni del clarinetto e le sferragliate dei piatti, mettendo così in evidenza la conflittualità che li attraversa.
A seguire con Ragù Di Pesce viene fuori la matrice jazz e free form dell’album. Il clarinetto disegna un’avvolgente melodia mentre Maggiolo lavora su un’incessante ricerca di combinazioni inedite tra batteria e pianoforte, il risultato è un brano poetico dalla narrazione raffinata.
La quarta traccia Faccia Da Cane Cotto / Menta, Cannella e… è uno dei momenti più complessi dell’album: la prima parte vede le progressioni di batteria formare un tappeto ritmico sul quale il clarinetto si muove liberamente mentre nella restante parte i suoni minimali del piano s’incastrano con i field recording creando un finale ambient molto rilassante.
Nei brevi pezzi come Seconda Sequenza Del Sogno gli schizzi metallici della batteria vengono smorzati dai semplici stati del clarinetto, un oceano di suoni in cui immergersi e alienarsi.
Il lavoro di ricerca condotto dai due musicisti porta a un lavoro in cui rotture e collisioni sonore danno vita ad una musica coinvolgente. Spesso gli album di impro / free form diventano ostici, vuoi anche per la loro lunga durata, in questo caso Sopra Una Luna Color Crema giova della sua brevità che fa dell’immediato impatto un punto di forza.
Torniamo a parlare di Edoardo Maggiolo dopo averlo conosciuto con il precedente Ep Samizdat. Pubblicato il 14 giugno 2024, Sopra Una Luna Color Crema realizzato a quattro mani con la clarinettista austriaca Belinda Miggitsc, è il nuovo album del musicista vicentino, compositore, batterista e field recordist.
Otto tracce che oscillano tra l’ambient, il jazz e la colonna sonora, dalle atmosfere decisamente sognanti e oniriche e dai timbri insieme dolci e sperimentali.
Già dall’intro, Sequenza Del Sogno, si capisce l’intento del duo, ossia quello di esplorare le possibilità date dalla materia sonora e di trasformarle in prodotto musicale fruibile. Il brano cupo e minaccioso è retto dal dialogo improvvisato tra i sinistri suoni del clarinetto e le sferragliate dei piatti, mettendo così in evidenza la conflittualità che li attraversa.
A seguire con Ragù Di Pesce viene fuori la matrice jazz e free form dell’album. Il clarinetto disegna un’avvolgente melodia mentre Maggiolo lavora su un’incessante ricerca di combinazioni inedite tra batteria e pianoforte, il risultato è un brano poetico dalla narrazione raffinata.
La quarta traccia Faccia Da Cane Cotto / Menta, Cannella e… è uno dei momenti più complessi dell’album: la prima parte vede le progressioni di batteria formare un tappeto ritmico sul quale il clarinetto si muove liberamente mentre nella restante parte i suoni minimali del piano s’incastrano con i field recording creando un finale ambient molto rilassante.
Nei brevi pezzi come Seconda Sequenza Del Sogno gli schizzi metallici della batteria vengono smorzati dai semplici stati del clarinetto, un oceano di suoni in cui immergersi e alienarsi.
Il lavoro di ricerca condotto dai due musicisti porta a un lavoro in cui rotture e collisioni sonore danno vita ad una musica coinvolgente. Spesso gli album di impro / free form diventano ostici, vuoi anche per la loro lunga durata, in questo caso Sopra Una Luna Color Crema giova della sua brevità che fa dell’immediato impatto un punto di forza.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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