Edouard Ferlet: la capacità di unire aspetti di diversi generi
Negli ultimi anni il pianista francese Edouard Ferlet si è interrogato sul rapporto tra uomo e macchina che l’ha portato alla realizzazione di Pianoïd, un dispositivo costruito con un pianoforte Silent™, un controller midi, il software Ableton e un Dysklavier™.
Attraverso le due macchine commutatrici algoritmiche poste sul primo pianoforte, Ferlet riesce ad attivare una seconda macchina che gli permette di suonare un secondo pianoforte. Il risultato è strabiliante! Note simultanee, ritmi complessi, velocità di esecuzione, aumento delle sfumature sono prodotte e controllate dal musicista ottenendo possibilità senza precedenti.
Pianoïd² è la seconda parte del progetto Pianoïd cominciato nel 2021, un nuovo album in cui il jazz, l’elettronica, il minimalismo e l’ambient s’incontrano dando vita ad una musica che si svincola da qualsiasi genere.
Questo nuovo lavoro esplora in particolare le possibilità ritmiche del pianoforte – tutti i suoni dell’album sono prodotti dallo strumento preparato – e si concentra sulla linea chiara della melodia in formati brevi, quasi pop.
Pianoïd² prende vita a partire da Inhale, un brano che si nutre di pulsioni romantiche per colpire le sinapsi di chi lo ascolta. Il brano può essere tranquillamente diviso in due parti: la prima composta da armonie avvolgenti e progressioni atte ad esaltare l’aspetto melodico del pianoforte; nella seconda parte con l’intervento delle macchine la trama diventa sofisticata, un energico crescendo che combina misurato ed espansivo in modo del tutto convincente.
Il ritmo incessante di Herd Instinc, generato picchiettando le corde e i martelletti, crea uno stato di trance. Ferlet altera le corde e utilizza effetti elettronici per creare timbri metallici alla base di un labirinto sonoro composto da passaggi fluenti.
In Excess affiorano le due anime del musicista francese, quella più classica evidenziata dalle progressioni cristalline che esemplificano il potenziale narrativo del pianoforte, e quella tecnologica in grado di sviluppare, attraverso l’uso di una cascata di oscillatori, un tema ricco e granulare.
Pianoïd² è un disco che ti apre le porte di un nuovo mondo, un viaggio nel cuore delle emozioni che nasce dal dialogo organico tra uomo e macchina creando reazioni inaspettate.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
Commenti recenti