Eduardo Elia: in memory of Arnold Schoenberg
Dopo aver pubblicato sette album per la Blue Art Records, il pianista argentino Eduardo Elia approda sull’etichetta newyorkese Orbit577 con The art of not falling – Improvisations on Schoenberg’s Op19 piano pieces.
Il nuovo progetto di solo piano è un omaggio al compositore austriaco Arnold Schoenberg, ispirato alla sua affermazione secondo la quale «L’espressione “musica atonale” è molto sfortunata, è alla pari con la definizione del volo ‘l’arte di non cadere”».
Eduardo Elia ha riletto e improvvisato sui sei brani di 6 Little Piano Pieces Op19 con il quale nel 1911 Schoenberg sfidò i parametri stabiliti fino ad allora, cercando un suono spontaneo che emulasse la libera associazione di idee e fosse ascoltato come un prodotto dell’improvvisazione.
Si parte così con le note sospese di I, un brano nel quale convivono in ugual misura bellezza e malinconia. Elia riforma la melodia del brano smontandola inizialmente e ricomponendola lentamente fino ad ottenere uno scorrere fluido ed emozionale frutto della libera espressione musicale del pianista argentino. In III affiora tutta la poetica di Elia attraverso una narrazione delicata e frizzante allo stesso tempo. Un suono ben preciso, pieno di gioia che fa leva sia sulla preparazione jazz quanto sulla musica classica contemporanea.
Dopo un inizio tranquillo, con IV il compositore ricerca i ritmi più ossessivi che si aggrovigliano con le note basse formando un vortice melodico in cui il nostro sfrutta le possibilità espressive del pianoforte. In chiusura il brano che dà il titolo all’album rende omaggio alla musica sviluppata da Schoenberg in quel periodo attraverso un’improvvisazione libera, un finale placido che si esprime in termini di atmosfere suggestive e immaginifiche.
The art of not falling è un progetto elegante nel quale convive la personalità di Eduardo Elia con la musica del compositore austriacoSchoenberg. Più di un semplice omaggio, una rilettura che parte dall’originale per ottenere un lavoro nuovo basato sull’esperienza del pianismo improvvisato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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