EJS, tra l’angoscia proto-punk e il divertimento giocoso
EJS è l’acronimo enorme e reale di Everything Jupiter Style, un poeta jazz, funk, punk per coloro non abituati a leggere le poesie. Studente di J.Michael Leonard e Wadada Leo Smith, con un ampio passato musicale tra cui Stymie, The Matt Ritvo Group, registrazioni con Frank Ferrer e collaborazioni con Kimo Ball. EJS raddoppia l’alba e tramonti in base dodici all’anno.
Decades A Part To Play è un Ep dalla doppia faccia che fa brillare delle luci abbaglianti sule doti e sull’arte distintiva di questo artista. Il lato Muscle Car è composto da quattro sonetti selezionati in serie, mentre la musica è composto in un classico formato in stile suite (allegretto, scherzo, adagio, presto e coda finale). Il tutto è coperto da influenze musicali come il rock del deserto, funk, punk, jazz e avanguardia.
Il lato Sedan è invece un poema epico intitolato Ageless Turning Carousel, scritto in stile Hakai No Renga. Distillato nel laboratorio del III Chemist, è una versione del ventunesimo secolo della long form della vecchia scuola, come accadeva nello stile punk degli anni Settanta e per i 12” degli Ottanta. La durata è di circa quindici minuti che coprono un orientamento tematico basato sullo stile funkadelic e un tocco Sun Ra.
Il titolo Decades A Part To Play deriva appunto dal fatto che l’epico Ageless Turning Carousel è stato scritto originariamente nel 1997 come libretto afro-futurista, e i Saturday Night Sonnets sono stati scritti come raccolta di “cheep book” nel 2007. Ora tutto è impostato su una musica nuova, pronta per essere trasmessa dagli altoparlanti del 2019. Registrato semi-live con alcuni rumori, salti, qualche scivolata e giro ritroviamo l’atteggiamento e le ideologie del punk rock che hanno dato origine a caratteristiche distintive nella scrittura manifestata. La semplicità di queste canzoni, che camminano al confine tra l’angoscia proto-punk e il divertimento giocoso, sono rinfrescanti in un momento in cui il rock sta diventando eccessivamente complesso.
Mi chiamo Elena, sono una studentessa dell’Università di Bologna da sempre appassionata di musica. Da quando mi sono trasferita ho iniziato a frequentare il Covo Club diventando quasi un membro onorario e ciò mi ha dato la possibilità di conoscere nuove band e approfondire il mio interesse verso quelle che ascolto da sempre. Principalmente interessata di indie/britpop, shoegaze/dreampop e cresciuta con gli Arctic Monkeys sono stata a numerosi concerti, dai “big names” come Kasabian, Libertines, Black Keys, Paolo Nutini, Florence + The Machine, The Wombats, Biffy Clyro, Pixies, Queens Of The Stone Age, passando per gli italiani Verdena, Giorgio Poi, Colombre, Dunk, Baustelle fino ai festival locali come “Beaches Brew” e “Handmade”.
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