Sotto il cielo degli Electric Litany
Ritornano dopo un lustro nel panorama musicale gli Electric Litany con Under a Common Sky. La band di Londra è composta da Alexandros Miaris (chitarra, piano, synth, voce), Richard Simic (batteria), Ben Prince (synth) e Pavlos Mavromatakis (basso). Gli Electric Litany nascono nel lontano 2010 da Miaris, successivamente ne entreranno a fare parte gli altri membri. I componenti della formazione inglese provenivano tutti da situazioni non agevoli, incontrandosi però riuscirono, grazie alla passione, a vincere le difficoltà e a comporre il loro primo lavoro How to be a child and win the war.
Pubblicato da Apollon Records e Inner Ear Records, Under a Common Sky é il loro terzo lavoro discografico: nove tracce unite dalla volontà di sperimentare melodie nuove e di congiungere voce, strumenti ed elettronica in un viaggio introspettivo e di auto-accettazione richiamato dallo stesso titolo dell’album.
Sonorità che ricordano gli albori degli anni 80, voci idilliache che poggiano su un’elettronica impreziosita dai riverberi. L’album si apre con la title track: ritmi lenti e nostalgici scanditi da batteria e piano. Una marcia enfatizzata nell’ultimo minuto dalle note celestiali del synth e degli effetti della chitarra. Se pur poco accentuata la componente vocale in England riesce a mescolarsi a quella strumentale senza mai distorcere l’armonia. Suoni e voce echeggiano sotto la guida attenta della batteria in The 7th Goodbye. Lasciandosi travolgere dalle emozioni, in un paio di sequenze più enfatizzate, il gruppo riesce a dimostrare le proprie capacità tecniche oltre a quelle compositive.
Posta in chiusura del disco, The world is changing while you sleep è cupa e oscura, densa delle note vibranti del basso che quasi genera una sensazione angosciante. Il sintetizzatore fa sentire come sempre l’ascoltatore immerso in un luogo sconfinato. Batteria e piano riempiono i vuoti nell’ultima metà della traccia ricreando una melodia quasi orchestrale.
Un lavoro da encomiare per la bravura tecnica del gruppo ma soprattutto per la forza di volontà. Un ottimo disco che riuscirà a sfamare molti e a restare contemporaneo anche per i prossimi, oramai canonici, cinque anni!
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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