La prova del nove per gli Elektro Guzzi
Nono album in casa Elektro Guzzi, la techno band austriaca è tornata con il nuovo album Triangle, pubblicato il 18 marzo 2022 per la label personale Palazzo.
Con questo nuovo lavoro Jakob Schneidewind (basso), Bernhard Breuer (batteria) e Bernhard Hammer (chitarra elettrica) superano i confini della techno per approdare verso nuovi lidi: una musica ipnotica che spesso si sviluppa nella direzione della musica cosmica.
Il trio viennese suona senza schemi prestabiliti, rifiutando sequencer o computer programming.Ad ogni album provano a superarsi e con Triangle i tre musicisti hanno sviluppato un’intesa incredibile sviluppando il concetto futuristico di techno.
L’album si apre sui colpi dritti di cassa e della bassline distorta di Hymner, una techno vivace e oscura che risente dell’influenza kraut per un brano che suona allo stesso tempo cervellotico e alieno.
Nei quattro minuti di Prototyp c’è spazio per rapidi battiti che mantengono frizzante il ritmo elettronico al quale vanno aggiunti i licks di chitarra e le linee robuste di basso. I ritmi intricati danno vita a una sequenza avvolgente che si affievolisce sul finale distensivo.
Un suono corposo per Okra dato dalla potente sezione ritmica, un pezzo oscuro che fluttua tra le interferenze elettroniche generate dalla chitarra per creare una scossa techno e i pattern di batteria, ne scaturisce un brano ipnotico che supera i confini tra organico e meccanico.
A seguire con Teleporter il trio si spinge ancora oltre: una formula che risalta la creatività della formazione austriaca grazie ad una cassa in forte espansione, ritmi intricati, un basso ossessivo con il suo giro catchy e una chitarra utilizzata per legare insieme gli altri elementi creano un sound immediatamente riconoscibile.
In conclusione gli Elektro Guzzi godono di una formula sorprendentemente efficace che ad ogni nuovo album si arricchisce di nuovi elementi, nel caso di Triangle il tassello in più è la musica cosmica, un disco terribilmente vitale da ascoltare assolutamente dal vivo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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