Elnath Project: attraverso le crepe di questo vecchio guscio
Dopo l’ottimo riscontro di Anticlinical, Alessandro Ciccarelli meglio noto con il moniker di Elnath Project pubblica un nuovo lavoro discografico, The Fourth Rift, con il quale suggella un percorso artistico incentrato sull’esplorazione dell’essenza più profonda del suono.
L’album, in uscita per la netlabel Plus Timbre, vede il compositore romano impegnato in una registrazione basata su risonanze magmatiche, basse frequenze, droni e sintesi FM per creare suggestive ed enormi sculture sonore con cambi di frequenza che agiscono in maniera impercettibile, per agire sulla coscienza in maniera subliminale.
La prima parte del disco, FJ3 part 1, è un lungo flusso ciclico pervaso da loop di suonigenerativi e feedback. Droni, interferenze e glitch ronzano, si agitano e crescono lentamente d’intensità per formare avvolgenti e penetranti tappeti sonori nei quali c’è spazio per momenti noise tanto quanto per monolitici blocchi ambientali e di sound design. Il dialogo tra i vari elementi crea un caos calmo modulato e controllato da Ciccarelli fino a trasformarlo nella parte finale della prima traccia in un flusso riflessivo ed ipnotico. I quindici minuti di FJ3 part 3 sono pervasi da un senso di misticismo come se il nostro sbirciasse attraverso le crepe di un vecchio guscio al riparo dalle tempeste di vibrazioni negative che arrivano dal mondo esterno. Ciccarelli mette sotto i riflettori la bassa frequenza che modula per dare dinamicità alla traccia ottenendo profondità e sviluppando onde sinusoidali che consentono all’ascoltatore di cogliere il messaggio cerebrale.
In chiusura Z6C (for Jakob Ullmann), dedicata al compositore tedesco, si spinge in territori elettroacustici elaborando frammenti sonori quasi sussurrati che contribuiscono a creare uno stato di tensione perenne. I suoni vengono spinti fino al punto di rottura creando una spazialità spettrale data dal gioco tra vuoti e pieni.
The Fourth Rift è un lavoro imponente e complesso, Elnath Project s’immerge sempre più a fondo nell’essenza del suono ed è grazie ad essa che esiste la musica di Ciccarelli.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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