Il libro di disegni di Emanuele Battisti
Con Sketchbook di Emanuele Battisti si chiude la collana composta da 16 album realizzati durante la pandemia del Covid 19 intitolata In The Room e pubblicata da Elli Records. L’album, in uscita il 26 giugno 2020,è una raccolta d’idee sparse e germogliate da un pezzo acusmatico, Electrode, risalente al 2010. Interamente progettato da una fonte di rumore rosa, Electrode doveva essere il punto di partenza di una Noise Symphony, una tracciache non ha mai visto la luce.
Tredici tracce brevi e incompiute che fanno riferimento a Electrode, ad eccezione della conclusiva Hello,World (?), dieci minuti di anti-catarsi in cui il tempo è sospeso, un drone perpetuo immortala la veloce istantaneità della vita. Le intermittenze, invece, alludono all’aiòn in una traccia che fa del tempo un eterno ritorno.
Le restanti dodici spore sono dei bozzetti sonori carichi di tensione, elettronica frastagliata basata sul ritrattamento delle poche sorgenti utilizzate con lo scopo di rendere quest’ultime irriconoscibili.
Un magma sonoro in fermento che cambia forma continuamente con il Battisti che si è divertito a sostituire la batteria in modi non ortodossi, il Virus TI2 utilizzato per la sua violenza sonora rendono le linee di sintetizzatore tutte potenti e ben marcate. La combinazione di questi elementi fa sì che Sketchbook si lasci ascoltare con piacere, le tracce scorrono veloci senza mai stancare, anzi, ci sono momenti come Spring che danno il giusto respiro per poi rituffarsi nell’ascolto di piogge di noise a musica acusmatica.
Il “libro di disegni” di Emanuele Battisti presenta spunti interessanti, schizzi e bozze che appaiono come forme finite e ben legate tra loro. Uno scoppiettante lavoro che ci permette di apprezzare e conoscere al meglio le architetture sonore fatte di linee e figure non convenzionali disegnate dall’artista mantovano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti