Souvenances: alla ricerca del passato
Alla luce dei recenti avvenimenti, si potrebbe descrivere gli Endless Dive come un gruppo nuovo se non avessero alle spalle tre dischi e centinaia di concerti, coprendo ormai un decennio di attività musicale.
In seguito a stravolgimenti nella formazione il gruppo belga è diventato ormai un duo e del post rock a cui eravamo abituati restano echi e memorie nel nuovo Souvenances, in uscita il 28 febbraio 2025 per Floral Records/Luik, un album che proprio sulle reminiscenze fonda la sua intera poetica. Vivendo una sorta di rinascita, il duo focalizza la propria attenzione sull’infanzia, ammorbidendo i toni e lasciando parzialmente fuori i climax post rock in favore di un approccio rilassato e nostalgico.
A questo proposito lascia pochi dubbi già la traccia d’apertura, Les Ans Qui Passent, una delicata intro acustica conclusa da voci di bambini che aprono anche la successiva Deux Roues, singolo in cui l’utilizzo di vecchie VHS e walkman assume connotati romantici e suggestivi.
Uno schema costante che assume via via sfumature diverse, lasciando intravedere brevi schizzi di vita dietro una struttura rigorosa e compatta, come se gli undici brani fossero un’unica lunga immersione nel passato. C’è un richiamo esotico nella breve e suggestiva Ma N’hache, cui segue la tensione leggera del clapping di Cabane, mentre Feu De Paille vive di astrazioni che ben rappresentano quell’idea di passato ritrovato che sta alla base di tutto il disco. Nel finale, spazio al salto in un mondo alternativo nell’immaginifica Iridescence e ai suoi delicati arpeggi, ma anche alla catarsi di La Petite Danseuse, forse il pezzo più post rock del disco.
Concepito come un memoir a cuore aperto, Souvenances spiazzerà i fan di vecchia data degli Endless Dive, qui alle prese con una novità all’interno della loro discografia. Se la qualità dell’album in sé sembra essere altalenante, fra momenti riusciti e altri in cui la formula inizia a diventare ridondante, più interessante è l’idea di ciò che il duo belga riserverà in futuro: è definitivamente questa la nuova strada da seguire? Non ci resta che aspettare per scoprirlo.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.