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I Synthetic Trees presentano sei tracce in “Forgetfulness”, il nuovo EP totalmente indipendente in uscita il 24 febbraio.

Dopo essersi allontanati dagli studi di registrazione per via di cattive esperienze con etichette indipendenti del settore, i Synthetic Trees hanno deciso di rilasciare indipendentemente il loro secondo EP dal titolo Forgetfulness!.Seguito del loro primo EP autoprodotto dal titolo Nothing Ever Happened, uscito nel 2015 quando ancora il trio di Sassari era agli ultimi anni del liceo; la band ha deciso di produrre in qualità infima i propri brani, gestendo completamente ogni tipo di suono che si trovasse tra le mani, avvicinandosi a sentimenti post-punk e no-wave, sperimentando con campionatori e feedback.L’EP vuole essere un prodotto indipendente, lontano dal concetto standard di uscita discografica minore che si ha adesso. Rimanendo in un contesto che ha ancora molto a che fare con inprimi sentimenti shoegaze, la band si è voluta avvicinare alle distorsioni e all’uso di drum machines e modulari, traendo da artisti quali Gang Of Four e Throbbing Gristles, ma anche JPEGMAFIA e Alice Coltrane, arrivando a campionare anche il
mixtape Karasau Kid di DJ Gruff in Life And Death Of A Sumo Fighter.Dopo vari tentennamenti, la band trovandosi divisa tra Sassari, Glasgow e Bologna, ha rilasciato dal 2015 ad oggi giusto due singoli: il b-side Nobody Like You e Life And Death Of A Sumo Fighter, rintracciabile nel disco e definita come

“..un suono a bassa fedeltà, un approccio slacker che pare provenire dal buco nero noise dei primi anni Novanta, una costruzione armonica non troppo distante dal disciplinare shoegaze – in pratica, psichedelia melodica con contorno di rumore” (Shoegaze blog)

Le sensazioni del disco si dividono infatti tra anomalie in stile shoegaze (Life And Death of A Sumo Fighter e Steht In Flammen), strumentali dedicate al periodo Berliniano di Bowie (Low), drum machines instabili (Untitled) e autotune sperimentali (Lost Forever Into Your Arms), creando una sovraproduzione di suoni legata dal continuo rumore che è onnipresente nell’EP.

L’idea di avvicinarsi ad un taglio lo-fi è stata decisa per evitare tutto il controllo che i produttori hanno avuto sulla band negli studi di registrazione. Ciò non sarà però una limitazione e la band conta di tornare a suonare in studio il prima possibile, sentendosi ora di avere il modo di sperimentare in totale libertà.

I Synthetic Trees sono: Alessandro Sechi (Eva Danti), Claudio Carboni (Chris Bacon) e Francesco Brett (Voice Bank).

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