EP Ending: non sempre c’è un lieto fine.
È stato pubblicato il 30 novembre da La Schiuma Dischi il nuovo lavoro discografico, EP Ending, del cantautore torinese ESMA, prodotto da Gianni Condina e Diego Perrone.
«Rientrato in Italia dopo anni di musica all’estero ho cominciato a scrivere EP Ending – Racconta ESMA – Un progetto musicale che racchiude quattro tracce per quattro storie d’amore, che sono però finite male, caratterizzate da stati d’animo e sound molto diversi fra loro. Ciò che volevo da questo Concept EP era riuscire a racchiudere in un’unica opera sia l’atmosfera “Malinconica” che quella “Happy” di ogni “Ending”, di ogni fine che immancabilmente ci trasforma, rimescola e macera in profondità restituendoci nuovi alla vita, fragili, ma carichi di sogni ed ingenuità»
Tempesta, che ha anticipato l’uscita dell’Ep, è un blues caldo arricchito dall’uso dei fiati. La voce di Enrico sa emozionare quasi al pari della forza delle parole usate dal cantautore “Sei la tempesta e sei la festa / Rimani in testa, tanto poi lo so che passa” malinconica, ma allo stesso tempo delicata.
Le quattro tracce sono un viaggio tra entusiasmo e introspezione, il tutto raccontato da sonorità che spaziano dal classico al moderno, dalla canzone d’autore italiana al soul. Centro commerciale è l’esempio perfetto di una canzone d’autore 2.0.
Tra le più convincenti I registi sotto la pioggia: la chitarra iniziale e il synth con l’oscillatore risaltano la potenza e la capacità connotativa della voce di ESMA, un sound ricco e avvolgente, curato nei minimi dettagli. Meno convincente delle quattro è sicuramente la conclusiva Dejavu, niente da dire sui testi di ESMA, ma questa canzone ha un sound quasi sanremese, da radio, con tanto di cori nel ritornello e col blues grattato che, al confronto con le altre, risulta banale.
Mettendo sulla bilancia EP Ending sono più le cose positive che pesano rispetto a quelle poche note stonate. È ascoltando le quattro tracce che viene spontaneo chiedersi come mai un cantautore così fresco e con una penna eccelsa resti ancora all’ombra di un pubblico di nicchia…
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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