Eugenio Vatta & Andrea Filippucci e i loro affreschi atmosferici
Attivi da tantissimi anni nella scena elettronica/ambient, i due compositori romani, Eugenio Vatta & Andrea Filippucci, uniscono le loro forze per dar vita ad un album realizzato a quattro mani. Interlacement, pubblicato il 5 ottobre 2020, è un concept album nel quale i suoni acustici, spesso decostruiti, dialogano con i suoni elettronici. Sette paesaggi sonori tra improvvisazione, noise, campionamenti e fluide pulsazioni che guidano l’ascoltatore in un viaggio alla ricerca di un Paese immaginario.
Negli 11 minuti di The Procession i suoni si espandono in maniera uniforme a velocità regolare con delle microvariazioni che danno un senso di movimento. Il flusso di droni diventa sempre più denso restando comunque delicatissimo, ciò contribuisce a creare un’atmosfera sontuosa e stupefacente. Ancora una volta gli esili tappeti di droni incontrano i caldi suoni dei sintetizzatori in Arid Wilderness, una traccia che riesce a coniugare insieme modernità e classicismo, costellata da tenui pulsazioni.Revelation è un piccolo gioiello: frequenze modulate in maniera cristallina sono pervase da un sentimento di malinconia, una traccia ovattata ispirata alla quiete nordica. Lentamente vengono fuori le varie stratificazioni con i toni notturni che prendono il sopravvento trasformando il brano in un’orchestra sintetica e dilatata. Il finale è tutto un escalation di emozioni che crescono al pari delle dinamiche del brano.Last Horizons è il momento più cupo e aspro del disco: un freddo paesaggio sonoro dalla complessa trama ottenuta stratificando i droni e le frequenze basse dando alla produzione un senso d’inquietudine. Le pulsazioni in questo caso si fanno più accentuate con leggere risonanze metalliche che contribuiscono al fluire della produzione. Giungiamo al termine di questo viaggio con The Rebirth of Nature: le sue sonorità morbide ci ricongiungono con la natura e contribuiscono a dare un senso di serenità e benessere.
Vatta e Filippucci rilasciano un lavoro con una precisa collocazione musicale: Interlacement è di fatto un album di puro ambient,ricco di affreschi atmosferici. Un lavoro poetico che fa dei suoi movimenti impercettibili e dell’essenzialità dei suonile impronte caratteristiche del duo romano.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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