Alto//Piano: più di un semplice disco folk
Inutile pensare il contrario: nella carriera di un musicista ci sono dischi più importanti degli altri. Che sia per una determinata situazione personale o per un rinnovamento artistico ben preciso, album come Alto//Piano, in uscita il 18 novembre 2022 per Maple Death Records, segna una data spartiacque nella musica di Everest Magma.
Nato nelle sonorità elettroniche ed ambient, si è presto spostato su un folk d’avanguardia onirico come quello di Minus Plus Escapism (2019). Il suo nuovo disco rappresenta un punto d’unione fra queste due attività e soprattutto segna il debutto in lingua italiana.
Ed a questo proposito il Bel Paese viene in aiuto anche per due influenze evidenti, sintetizzate alla perfezione nelle trame acide e progressive del singolo Ponte: da una parte il folk psichedelico anni ’70 (l’opening Marco) di Claudio Rocchi e dell’Alan Sorrenti dei primi dischi, dall’altra il post-minimalismo di cui fu capostipite Luciano Cilio, presente tanto nel gioco di sottrazione noise di Trecca quanto nei flussi organici del fingerpicking di Questa.
Le atmosfere del disco si muovono costantemente fra paesaggi surreali e psichedelie trascinanti, come evidenzia il breve ma intenso momento catartico di Ramo, ma c’è spazio anche per la delicatezza di Via, in cui la chitarra tesse un tappeto scarno e minimale. Menzione necessaria per Lascia, che si piazza esattamente a metà fra Volo magico n. 1 di Rocchi e un disco dei primi Tangerine Dream.
Alto//Piano non è un semplice album folk e riesce a mettere in mostra tutto il background di Everest Magma, che forse non è mai stato così a fuoco come ora. Pur con qualche riserva (non tutti i brani escono con il buco), al musicista va dato atto di aver inserito in un disco difficile tanti degli elementi che contribuiscono a raccontare la sua storia, andando oltre i futili intellettualismi.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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