Un meticoloso lavoro di riflessione sull’attuale decennio
Il duo pop dark berlinese Evvol ha pubblicato il suo secondo disco The Power l’8 maggio per !K7 Records; una sorta di meditazione interiore musicale alla quale Julie Chance e Jon Dark sono approdati attraverso un meticoloso lavoro di riflessione sull’attuale decennio, sugli spunti offerti dal mondo esterno, dalla condizione dell’umanità, attraverso il susseguirsi degli accadimenti politici sviluppatisi nell’ultimo periodo.
Un panorama umano quindi, non solo pertinente alla vita del duo nello specifico, ma di condivisione con l’umanità circostante e contemporanea, che si flette dinanzi alle emozioni interiori che in qualche forma di equilibrio ci tengono più o meno uniti in quanto esseri umani.
Dall’album di debutto Eternalism del 2015 inizia per il duo una proficua fase di studio, di scrittura quasi doverosa, appena seguente alla considerevole riuscita commerciale del primo album, amplificata anche dall’elogio e dal plauso della critica.
Partendo da suoni prettamente analogici il lavoro di registrazione vocale per Julie si è svolto nella casa-studio di entrambi a Kreuzberg, dove un microfono e un preamplificatore di alto livello hanno permesso la sperimentazione e il superamento di alcune barriere artistiche.
Quindici tracce per segnare un divenire artistico, di sviluppo ritmico in It’s Ok per considerare la matrice pure dance, e passare al fluido e seducente Speedboat; un lieve tocco asiatico percepito in Old Love, anche se le tonalità più chiare sembrano compensate da un soffio di malinconia invernale, qualche volta mossa e divertente come in 1994. Intrigante evoluzione di M29 mentre la riflessiva ipnotica e languida voce di Julie in Call & Response testimonia il desiderio di privilegiare l’ambito introspettivo e centrale dell’amore e l’intimità che da esso ne deriva, prospettiva quanto mai necessaria e per certi aspetti urgente sotto il profilo umano, così calato in uno stato di disorientamento e ad esso assuefatto, da considerarsi avventuroso ed in una certa misura, propedeutico.
Nata ligure ma di origine ispanico salento romana, classe ’67, diploma di conservatorio, corista e solista in diverse formazioni, insegnante, arrangiatrice ed improvvisatrice jazz, al momento.
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