Exoterm: ascoltare con cautela
Gli Exoterm sono un nuovo supergruppo norvegese / statunitense che mescola insieme jazz, rock e improvvisazione. La band con a capo il bassista Rune Nergaard è formata da Kristoffer Berre Alberts (Cortex, Starlite Motel) al sassofono, Nels Cline (già nei Wilco dal 2004) alla chitarra e Jim Black dei AlasNoAxis alla batteria ed elettronica.
“Ciò che ci unisce è il nostro amore per il jazz, il rock e la musica improvvisata: in questa band ogni regola e limite musicale viene abbattuto e combiniamo le nostre influenze musicali in un unico grande suono”, afferma Rune Nergaard.
Exits Into A Corridor è il loro nuovo album, pubblicato il 28 giugno 2019 per Hubro, e si sviluppa in sei paesaggi sonori in cui i riff di basso robusti e muscolosi, le esplosioni della chitarra, il free-jazz del sassofono incontrano le complesse personalità poliedriche della batteria, il tutto dà vita ad un suono spigoloso ricco di influenze e attributi.
L’album scritto senza seguire nessuno schema ma lasciando emergere la creatività e l’improvvisazione, è frutto del suono denso e collettivo sviluppato dai quattro. Il risultato sono sei tracce difficili da decodificare che durante il loro corso si evolvono, cambiano, progrediscono a seconda dell’interazione dei quattro.
First Light, la strumentale con la quale si apre il disco, è introdotta dall’elettronica atmosferica, quasi ambient, poi si aggiunge il sax a darle colore mentre aumentano dissonanze e distorsioni a rivelare la fisicità del suono degli Exoterm, componente importante e presente per tutta la durata dell’album. Fisicità che trova la componente maggiore nei riff di basso ma soprattutto nell’esplosività della batteria.
In Forest Mist Night sassofono e batteria dialogano a colpi di free-jazz e controtempi, Black picchia sulla grancassa in una traccia dove gli Exoterm sono un po’ Zu, un po’ Russian Circles. La strumentale si muove come su una montagna russa: brusche accelerate, improvvise frenate e momenti di calma piatta.
Le sei tracce sembrano collegate tutte tra di loro come figlie di una sola jam, è il caso di …Back Towards The Car – Night che si lega meravigliosamente con la precedente. La terza traccia è spigolosa ed ossessiva, anch’essa gioca con le pause e le accelerazioni, una potenza sonora inaudita per le orecchie!
Two More Times si apre con i suoni dissonanti della chitarra, suoni avanguardistici e disturbanti con sax e batteria a guidare la cavalcata infernale prima di lasciar scrivere la parola fine a Manufacturing A Smile, otto minuti di libertà espressiva di una tale potenza da far sanguinare le orecchie.
Possiamo dirlo con certezza: Exits Into A Corridor è uno dei migliori dischi di questa prima parte del 2019, sia per tecnica sia per creatività, un album elaborato e ricco di spunti interessanti.
Complimenti agli Exoterm!
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti