Explosions in the Sky: la fine per un nuovo inizio
Sette anni dopo l’uscita dell’Lp del 2016 The Wilderness, gli Explosions in the Sky sono tornati con un nuovo album, End, che all’annuncio faceva presagire la fine di una tra le formazioni post-rock più amate al mondo.
End, pubblicato il 15 settembre 2023 tramite Temporary Residence / Bella Union, è una riflessione sulla misteriosa inevitabilità della morte. Sette nuove tracce che si collocano tra il sound profondo e meditativo di How Strange, Innocence e i silenziosi dettagli elettronici di The Wilderness.
La morte, la fine di un’amicizia o di una relazione sono alla base delle storie di End, la fine diventa l’inizio di un nuovo capitolo inteso come una rinascita verso qualcosa di nuovo.
Il brano di apertura è il primo singolo Ten Billion People, una traccia costruita intrecciando trame diverse che vanno lentamente a sovrapporsi. Più che degli Explosions, sembra una traccia dei Mogwai tratta da As the Love Continues, specialmente per l’uso dei droni che vanno a incorniciare il muro di suono delle chitarre.
A seguire Moving On è una strumentale che presenta quei crescendo e quei climax caratteristici della formazione di Austin, alternando momenti quasi sussurrati ad altri nei quali le chitarre rette da intarsi elettronici prendono il decollo. Tutto suona troppo equilibrato senza mai avere quel guizzo in più che ti aspetti da una band navigata come gli Explosions in the Sky.
Peace Or Quiet è divisa in due parti: quattro minuti e trenta di melodie leggere, ricamate da chitarre cristalline e precise, ed una ritmica asciutta ed essenziale, mentre nei restanti due minuti emergono chitarre distorte ed energizzanti che risucchiano l’ascoltatore in un oscuro campo.
The Fight è il brano più cupo e più rumoroso di End: i feedback lancinanti delle chitarre introducono un’ipnotica melodia di sintetizzatore che lascia subito il posto agli arpeggi delle sei corde che rallentano il ritmo prima di esplodere insieme alla solenne marcetta della batteria. Sebbene la traccia si faccia pesante e faccia vibrare la stanza, pecca di carattere passando tranquillamente per una strumentale suonata dai Mogwai o dai This Will Destroy You.
End non è un album memorabile, anzi si rivela poco ispirato e privo di personalità, con la band texana capace di cadere in tutti i cliché del genere con un album che sa di compitino. Un passo falso per gli Explosions in the Sky che lascia l’amaro in bocca.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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