F.S.Blumm: cercare la bellezza ovunque
Se stai cercando una musica dannatamente affascinante che funga da colonna sonora per le tua vita, o meglio per il quotidiano, Torre è l’album di cui hai bisogno.
Il nuovo capitolo del polistrumentista tedesco Frank Schültge Blumm è uscito per l’etichetta di Nils Frahm, Leiter, il 26 aprile 2024.
Ispirato dai mesi trascorsi sulla Riviera italiana, questo disco suona senza fronzoli, in modo semplice e rilassante, con F.S. Blumm che sa come creare musica che suoni “cinematografica”, cercando in essa la bellezza.
In Torre il nostro si avvale della collaborazione di molti musicisti, tra i quali la violoncellista Anne Müller e il clarinettista Michael Thieke, mentre Romy Pope al flauto e Roderick Bell al sassofono baritono prendono parte alla giocosa Kurz Vor Weiter Ferne. C’è poi la pastorale Bhf Bral, alla quale Lydia Schmidt e Josepha Conrad aggiungono vocalizzi celestiali, e l’edificante Daum, impreziosita dalla marimba di Sven Kacirek, per non parlare della sontuosa Shh con Pablo Volt alla tromba.
In apertura Da Ste (Intro) è una miscela di strumenti classici che si appoggia principalmente sulle melodie della chitarra e del violoncello catturando l’essenza della serenità. L’utilizzo dei vocalizzi aiuta la narrazione del brano ponendo l’accento nel momento di maggiore pathos.
La parte centrale dell’album è occupata da Di Lei e Schein es, una miriade di sfumature esalta la semplice bellezza delle trame dei brani. In entrambe le morbide progressioni della chitarra s’intrecciano con gli archi disegnando trame di musica da camera intrinsecamente tranquille, che si allinea alla musica della Penguin Cafè Orchestra o del progetto Origamibiro.
Quasi in chiusura arriva uno dei migliori brani del disco: Shh è un brano malinconico con gli arpeggi di chitarra retti dai fiati e dalla drammaticità della partiture del violoncello. Un momento tutto in crescendo, di altissima qualità e intensità che apre uno spiraglio al lato più cupo di Blumm.
Coerentemente ambizioso, decisamente indefinibile, Torre è una tavolozza strumentale che cattura la bellezza della Riviera italiana attraverso una musica delicata e raffinata che raggiunge la perfezione formale sostenuta da un’inesauribile ispirazione melodica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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