Fabrizio Vatieri tra il desiderio di comfort e le forme dell’abitare nella società neoliberale
Dopo Lo scherzo alla Nowhere Gallery, terzo e ultimo capitolo della trilogia iniziata con le performance Dominare spiritualmente il progresso e Buchi nell’acqua, l’artista napoletano classe 1982 presenta Standards of Living, l’epilogo sonoro della trilogia di performance dedicata ai temi del lavoro e del rapporto tra l’essere umano e lo spazio.
L’album pubblicato su Union Editions il 2 novembre 2023 vede Fabrizio Vatieri alle prese con un’opera multimediale che analizza le relazioni tra il desiderio di comfort e le forme dell’abitare nella società neoliberale.
Standards of Living mette a confronto il fascino autentico del pavimento in parquet con le repliche realizzate in materiali compositi sintetici e in laminati adesivi, che oggi proliferano nel mercato edilizio grazie ai loro costi più convenienti. Il desiderio del comfort dato dal pavimento in legno è quindi soddisfatto non più dall’oggetto reale, ma da un’immagine che lo evoca.
Standards of Living nasce come superficie sonora immaginaria di uno show-room di pavimenti, dove il desiderio di comfort e sicurezza viene messo in discussione.
L’album si apre con Showroom Intro, una texture morbida costruita partendo da loop ipnotici e incursioni ritmiche che danno alla traccia l’aspetto di un rituale. La voce di Lauren Wetmore s’inserisce nella trama recitando versi estratti da In Every Dream Home a Heartache dei Roxy Music, uno dei quali dà il nome al disco.
A seguire in Approaching gli arpeggi di chitarra e le progressioni di un synth Roland Alpha Juno II vengono disposte come le assi in legno del parquet sfalsate tra di loro in modo irregolare. Ne viene fuori una produzione avvolgente e confortevole che riprende l’estetica e il fascino della pavimentazione.
Al centro dell’album troviamo Standards of Living, un lungo brano espansivo e scintillante, a metà tra post-rock mozzafiato e splendente dream-pop. I pattern di chitarra si ripetono creando un disegno geometrico che riprende la posa del parquet. L’effetto è straordinario, una traccia calda che sa di ambiente familiare.
Standards of Living si conclude con Photograph nella quale è presente una citazione dell’arpeggio di chitarra e del testo dell’omonima dei Def Leppard recitata da Alberte Agerskov.
In Standards of Living Fabrizio Vatieri disegna una trama sonora che si articola attraverso la decostruzione del suono stesso, strumento utilizzato per osservare il rapporto tra il design e la sua rappresentazione fotografica.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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