Fallen non tradisce il suo stile!
Nuovo Lp per il progetto Fallen del musicista Lorenzo Bracaloni, che abbiamo imparato ad apprezzare per le sonorità eteree e ultraterrene e per i toni morbidi, peculiarità dei suoi paesaggi sonori ambient.
Fragments, uscito il 10 settembre 2024 per Móatún 7 si muove a cavallo tra ambient e musica new age. Un lavoro intimo e delicato composto e registrato con pianoforte, piano elettrico, organo, chitarre acustiche ed elettriche, basso, sintetizzatori, voce, field recordings tra Febbraio e Aprile 2024.
Una sorprendente Amber Drops apre quello che potrebbe essere il lavoro più sentito di Fallen. L’opener si muove lentamente, sostenuta da sintetizzatori sinuosi e una melodia di chitarra che esce ed entra continuamente riportando alla memoria le sonorità dei Balmorhea.
In The Wind whispers her Name Bracaloni realizza una trama eterea impreziosita da cristalline progressioni di pianoforte, utilizzate per dare dinamismo ad una traccia ambient dedita alla ricerca di equilibrio e pace interiore. Nella parte finale i toni cambiano, con il brano che diventa quasi minaccioso avvolto da strati di synth.
L’atmosfera si fa più vivace con Trees Memory in cui i suoni vibranti e ondulati che s’intrecciano con un sottofondo ambientale creano un paesaggio incantato, tenuto in piedi dalle melodie processate della chitarra.
Ancora una nota di briosità con Winter in their Hearts, una traccia che si muove su due livelli: il primo, quello di fondo è composto da scie ambientali e pattern in loop che fungono da tappeto per il livello superficale sul quale si muovono le melodie del piano e dei sintetizzatori.
Fragments è un album che non esagera mai: nove paesaggi sonori delicatamente intrecciati e ben sviluppati in tutte le loro fasi. Non abbiamo di fronte un lavoro rivoluzionario o innovativo, ma che porta avanti con coerenza l’idea di musica di Fallen. Quello che rimane impresso ogni volta che si ascolta questo disco è l’incredibile uso di texture da parte di Lorenzo Bracaloni.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.