I canti sussurrati di Fallen
A pochi mesi dall’uscita di Midnight Poems for Lost Seasons and Cripple Hearts (Móatún 7), Lorenzo Bracaloni in arte Fallen dà alle stampe il nuovo album Whispered Hymns, nove morbidi paesaggi sonori che definirli semplicemente ambient sarebbe riduttivo.
Bracaloni approda su Neotranta grazie ad un nuovo lavoro discografico dalla forte impronta personale ottenuta combinando suoni eterei dal carattere meditativo con ritmiche lo-fi, mai invadenti.
Come si evince dal titolo, Whispered Hymns è un album che fa presa lentamente sulla psiche dell’ascoltatore, sonorità delicate e avvolgenti con cui rilassarsi o da tenere in sottofondo.
La formula di Fallen è semplice ed efficace: un tappeto di droni fa da culla a loop di piano o di una marimba come nel caso dell’opener Unusual Springtime, esaltando la sua delicatezza con un pattern ritmico che dà brio all’elettricità statica del brano.
My Whispered Hymn pulsa di accordi psichedelici che espandono la mente. La terza traccia è contemporaneamente evocativa, nostalgica, romantica e intima ed ha una bellezza e una profondità crepitante senza uguali. A seguire Discolored Rainbows con i suoi arpeggi ipnotici, incanta e seduce grazie ad un suono caldo e rassicurante punteggiato da un beat sottile che invita ad ascoltare la traccia attentamente.
Non mancano momenti pregni di melodie malinconiche e un senso di inquietudine alla Neon Golden dei Notwist, è il caso di Slowly, Quietly, un vero e proprio quadretto sintetico venato di malinconie mitteleuropee.
Nel complesso Whispered Hymns è un lavoro solido che mette in luce la forte personalità artistica di Fallen, un artista con le idee ben chiare rispetto a quale strada percorrere, regalando momenti di dolcezza e pathos. Per chi è attratto dall’ambient intimo e meditativo, Whispered Hymns è sicuramente una sicurezza, e la sua semplicità è esattamente ciò che rende questa musica così avvincente.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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