Fanali: il trio dell’alterazione e della contaminazione
Musica per un film mai nato
Dall’unione di musicisti provenienti da diversi gruppi prende forma Fanali, progetto multidisciplinare audio-visivo totalmente partenopeo. Tra Epo, Blindur, Sula Ventrebianco, Corde Oblique, Argine, Caterina Bianco (voce e violino), Michele De Finis (voce, chitarra, basso, synth) e Jonathan Maurano (batteria) insieme all’artista Sabrina Cirillo hanno unito creatività e indirizzi artistici in una sola voce.
Il disco è uscito il 7 ottobre 2023 per Soundinside Records, distribuito da Believe e si intitola Shidoro Modoro. L’espressione orientale, giapponese per la precisione, rappresenta l’alterazione del modo di parlare quando si è nervosi o ubriachi e i Fanali l’hanno tradotta in musica con otto interessanti tracce.
I musicisti durante il lockdown hanno lavorato a questa idea dandole un significato poetico che gli ha permesso di creare una sorta di colonna sonora per un film mai scritto.
Ispirazione a parte, quello che viene fuori è un disco molto contaminato e ricco di influenze diverse: dal jazz al post rock, dall’elettronica al trip hop. Shidoro Modoro è il frutto sicuramente di un approccio maturo alla musica e una profonda conoscenza delle sue infinite articolazioni.
Era è il brano di apertura composto dal trio con parti di loop scartati da altre registrazioni come un vero e proprio esperimento che tra echi e riff apre la pista alla batteria di Dove, brano complesso e strutturato. Piano sembra il pezzo con maggiore influenza orientale, quella che ha ispirato il concept, distorto poi da un finale di tensione elettronica. Le ultime tracce Are, Vedo, An(a)che e Panico sono firmati dal remix di Salvo Vassallo che ha contribuito a dare una forma nuova ai brani già composti dal trio.
Shidoro Modoro è un album in cui le sensazioni sono espresse da un suono alterato, proprio come alterata è l’intenzione di partenza, oscillante tra pezzi più morbidi e altri più tesi, a volte cantato, spesso strumentale. É il caso di dire che l’unione fa la forza e anche un gran bel disco.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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