Una giornata con Federico Sagona
Dopo una vita come tastierista professionista e turnista al fianco di numerosi artisti italiani quali Litfiba, Piero Pelù, Gianni Morandi e Noemi, Federico “Sago” Sagona esordisce per Under Roof con 86400, un album di piano solo che immortala emozioni e momenti di un anno particolare come il 2021.
Nove composizioni nate dal rapporto che Sagona ha con il pianoforte e con la purezza del suo suono, sviluppate attraverso una musica sincera, intima e piena di calore.
Il titolo del disco nasce dai secondi che compongono un giorno, appunto 86400, che come uno scrigno, contengono momenti anche diametralmente opposti, fatti di attimi di gioia, paura, speranza e sospensione fra presente, passato e futuro.
Il linguaggio del pianista è chiaro e seducente già dalle prime note dell’opener L’inizio. Il brano apre le porte ad una dimensione fluida e dinamica composta da delicate progressioni melodiche che potrebbero evocare l’immagine di una giornata appena iniziata, tra le luci dell’alba e il fresco venticello mattutino. A seguire Ritorni nella quale trapela una nota di malinconia tra gli accordi ondulati che lentamente cresce tra note echeggianti e transizioni a cascata. Una trama stratificata per una strumentale piena di sentimenti.
Tra i momenti più intensi del disco c’è sicuramente I Primi Giorni, una traccia che incorpora accordi alti in contrappunto con parti leggere e delicate. Un continuo cambio di dinamiche riflettono in questo pezzo lo scorrere dei giorni con il nostro che si spinge nell’esplorazione di soluzioni armoniche diverse, che pescano tanto dalle sue radici classiche, quanto dal suo background pop e rock.
Essenziale e fortemente melodica, Notte di pioggia ha una narrazione fortemente immaginifica. Il brano verte su dei fragili movimenti melodici che fanno del ritmo il punto di forza di questa composizione.
Un buon esordio per Federico Sagona, il pianista e autore prova a ritagliarsi una propria dimensione in quella della musica classica contemporanea ampiamente esplorata e lo fa senza cadere nei cliché del genere. 86400 è un lavoro maturo, accattivante che lascia l’ascoltatore con il fiato sospeso.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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