Gli introversi bozzetti acustici di Mors Dag
Dopo le esperienze con i Pombo e con la Golden Offence Orchestra, Felicia Nielsen ha deciso di mettersi in proprio con il progetto Mors Dag.
La pianista svedese ha recuperato un pianoforte a coda Malmsjö del 1914 con il quale ha creato il suo album di debutto Mors Dag pubblicato il 12 febbraio 2023 via Noshörning Records.
Delicati e avvolgenti motivi di pianoforte riprendono il minimalismo di Erik Satie dando vita a undici brevi brani strumentali, paesaggi sonori descrittivi avvolti da quel peculiare fascino nordico catturano immediatamente l’attenzione dell’ascoltatore.
Tracce dal tocco leggero e dal ritmo pacato come Gnetter no.1 lasciano affiorare una narrazione poetica e intima. Tutto è lento e sfumato in queste 11 composizioni incentrate sulle sole note minimali del piano con Felicia Nielsen che dimostra di trovarsi a proprio agio nell’elaborazione di composizioni essenziali e dal profilo low-fi.
Con Keys to Happiness la nostra ritrova un respiro più ampio: il quarto movimento è costruito attorno alla reiterazione di meno incisivi ma scintillanti accordi; una struttura semplice in cui fanno breccia le melodie del piano.
Se nella prima parte dell’album le tracce si presentano come leggeri e brevi frammenti sonori, il meglio arriva nella parte finale di Mors Dag. Brani come Havspedalen o la title track si rivelano essere il cuore pulsante del disco: la prima è un susseguirsi di morbidi accordi che vanno a comporre un ambiente sonoro ricco di movimento mentre la seconda si trasforma in un lungo e suggestivo drone generato colpendo ripetutamente le corde del pianoforte. La title track si rivela così l’episodio più cupo e sperimentale di tutto l’album, in assoluto contrasto con l’atmosfera sognante delle tracce precedenti.
Mors Dag è formato da delicate composizioni che mantengono la vocazione cinematica e descrittiva di Felicia Nielsen.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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