Fernweh: un tuffo nell’universo di Hieronymus Bosch
Attivo tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento, Hieronymus Bosch è stato colui che ha ispirato la nascita del Surrealismo. Appartenente alla corrente della pittura fiamminga, il pittore olandese attinge dalle tradizioni locali e dalla propria originale vena creativa per dar vita a un mondo fatto di simboli, metamorfosi, allusioni religiose e creature demoniache.
Emiliano Bagnato, Lorenzo Cosci e Daniel Leix Palumbo con il contributo del video artista Rino Stefano Tagliafierro e dello studio milanese di visual design Karmachina hanno realizzato nel 2019 un concerto multimediale ispirato alle opere di Hieronymus Bosch contenute nel Museo del Prado.
A tre anni dalla sua prima esecuzione live, i Fernweh pubblicano la colonna sonora ufficiale di Tríptiko. L’album si divide in tre sezioni – corrispondenti alle tre tavole del trittico del Giardino delle Delizie – alle quali si aggiunge un brano ispirato ai Sette Vizi Capitali.
La prima sezione che comprende Genesis, The Garden Of Eden, Animal Symmetries e Adam and Eve, è dedicata al Giardino dell’Eden e riprende la musica rinascimentale di Josquin Desprez ricontestualizzandola attraverso l’elettronica e il sound design. Costruzioni melodiche e strutture geometriche utilizzate per risaltare l’elemento sacro della musica caratterizzano la prima parte.
A seguire la seconda sezione (The Ascent, The Garden Of Earthly Delights, Delighted and Slowly Mesmerized, Coda) dedicata a Il Giardino delle Delizie nasce dalla fusione di una serie di mondi uniti sotto un unico sound ipnagogico. Le trame sonore diventano imponenti e si reggono su strati di synth, chitarre e batterie che riflettono la costruzione architettonica sullo sfondo del dipinto. Il momento più intenso e astratto di tutto l’album.
L’ultima parte del disco, quella dedicata a l’Inferno, si sviluppa partendo dai suoni di strumenti acustici come liuto, arpa, ghironda, zampogna, processati e combinati insieme con sonorità elettroniche e sintetiche per ottenere una musica viscerale codificata in un linguaggio rinnovato che attinge dalla musica del tempo.
Tríptiko è un’esperienza concettuale entusiasmante: tra echi di musica rinascimentale e bagliori industriali ricoperti da un magma di flussi sintetici. I Fernweh traducono la forza visionaria e lisergica delle opere di Hieronymus Bosch in un progetto audiovisivo di grande suggestione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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