Flying Moon in Space: capitolo due
Sonorità psichedeliche, pop e krautrock per il sestetto di Lipsia acclamati dalla stampa per l’omonimo disco d’esordio. Oggi con il nuovo Lp Zwei i Flying Moon in Space prendono una nuova direzione: la formazione tedesca ha sviluppato un nuovo approccio creativo, il cui risultato è un suono più ampio e stratificato, arricchito da parti elettroniche.
L’album pubblicato per Fuzz Club Records è uscito il 24 giugno 2022, un lavoro più ragionato rispetto al disco d’esordio, senza improvvisazioni usando per la prima volta sintetizzatori, così come loop e field recordings.
In apertura Traum Für Alle parte con il suono cosmico dei sintetizzatori fino all’ingresso di un impulso motorik che dà il via all’ipnotico e vorticoso brano dalle sonorità Krautrock. A guidare le danze c‘è la voce stridente di Atom Park che fa capo ad un muro sonoro ottenuto dalle tre chitarre imbevute di riverbero. La successiva Optimist ha molte influenze anni 80: una ritmica ipnotica derivante dalla techno che ben si sposa con i caleidoscopici sintetizzatori per un trip ad occhi aperti. Momenti deliranti danno libero sfogo alla voglia di sperimentare dei sei teutonici.
Con Power la band spinge di più sull’elettronica: clap seducenti e strati di synth messi insieme per formare una trama accattivante. Il finale è tutto da ballare con la band che accelera sfociando in un vortice Idm colorato e coinvolgente.
Pura adrenalina ed energia per il post-punk di The Day The Sun Was Made, la quinta traccia mette in luce l’attitudine selvaggia dei F.M.I.S. e quella voglia di divertirsi suonando dritti e senza fronzoli.
Zwei è un album maturo e frizzante, ricco di sfumature, in grado di confermare le ottime qualità che i Flying Moon in Space avevano messo in luce con il disco di debutto. Una band interessante capace nel rompere gli schemi della musica rock!
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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