Il blues è donna con Francesca De Fazi
Il titolo di questo bell’album allude all’esperienza maturata nell’ambito musicale rock blues dalla blueswoman, songwriter e chitarrista romana Francesca De Fazi, vent’anni e oltre di carriera a cui dobbiamo ora aggiungere un ulteriore prezioso tassello: quello rappresentato da Craft Songs (out il 13 di Settembre u.s. per Noja recordings, undici nuove canzoni originali composte dalla nostra per circa quarantacinque minuti di buona musica), album quantomeno energico e raffinato, specchio di un talento non da tutti e di una passione inestinguibile per la musica nera americana.
Francesca è uno dei nomi di punta del blues italiano, questi nuovi brani densi di phatos, umorali, strepitosamente suonati e arrangiati ancora meglio stanno lì a dimostrarlo. Notizie biografiche che la riguardano e lei stessa nelle interviste raccontano che ha iniziato a suonare e a occuparsi di musica rock da giovanissima, che è cresciuta con il blues di Steve Ray Vaughan e Albert Collins, con la musica dei Beatles, di B.B. King, di Jimi Hendrix, dei Police, di Janis Joplin, che ha alle spalle una lunga gavetta in Inghilterra e negli Stati Uniti dove, oltre ad aver conosciuto importanti personaggi del firmamento musicale internazionale ha cantato e suonato la chitarra elettrica e la slide guitar in vari club di Londra e californiani.
Craft Songs, per tornare all’ultima fatica musicale di De Fazi, si muove agilmente ed elegantemente tra atmosfere jazz, r&b, soul, blues e rock, mentre qua e la, dentro il tessuto musicale di varie canzoni, vengono anche aggiunte sonorità elettroniche che valgono a dare un’idea più precisa della discreta originalità di questi nuovi pezzi.
Ascoltate canzoni come Making miracles, Message in the bottleneck, Danubio blues, Bottom of a glass e anche le altre: rimarrete impressionati dalla grande perizia della band che la accompagna e dalla notevolissima personalità di Francesca De Fazi.
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