Il lato più intimo di Francis Gri
È uscito nell’ultimo giorno dell’anno il nuovo album di Francis Gri While, registrato quasi interamente senza l’uso di un computer, il primo autoprodotto per il musicista e sound artist italo-svizzero.
Un lavoro intimo che ha aiutato il nostro nei momenti di vulnerabilità dandogli l’opportunità di fuggire da pensieri pesanti e di rimanere in equilibrio senza cadere.
Con While Gri prosegue il linguaggio sonoro iniziato con gli ultimi due album e la “Drop Series”, continua la ricerca di una forma musicale onirica e poetica attraverso la consueta fusione di strumenti acustici ed elettronici.
Otto capitoli di pura poesia sonora estremamente fragile, un flusso intimo e malinconico tra ambient ed elettroacustica che ci protegge dal caos della contemporaneità.
L’opener Chapter I ci proietta in uno scenario di musica atmosferica sorprendentemente toccante: droni minimali assorbono totalmente i toni leggeri e le modulazioni orchestrate abilmente da Gri dimostrando fin da subito la sua capacità nel creare paesaggi organici in costante mutamento.
La creazione di Chapter II parte dalle ipnotiche progressioni armoniche della chitarra alle quali vengono aggiunti droni profondi, clic silenziosi e sibili che si muovono con una calma fluidità, interagendo con l’ambiente permeandolo di minimalismo e sound art.
In Chapter V Gri sovrappone strati su strati di linee di sintetizzatori e melodie di chitarra che spingono la traccia verso un climax travolgente di splendore malinconico. Uno dei brani del disco di maggior impatto che irradia di luce ed empatia un mondo ferito.
Atmosfera placida e rilassata per Chapter VII, un brano dall’incantevole bellezza data dalle cristalline melodie dei synth e dal ritmo lento che sembra fermare il tempo.
While è uno straordinario resoconto delle più profonde fragilità di Francis Gri, una musica che s’insinua nella mente di chi ascolta e rimane lì per molto tempo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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