MPT Trio Volume 1: uno sbalzo d’umore in chiave free jazz
L’apprezzamento generale della critica per Francisco Mela non è casuale, ma va riscontrato nella capacità del batterista di mutare il suo stile di situazione in situazione, pur mantenendolo sempre riconoscibile.
Sarebbe infatti impossibile sradicare le sonorità latine dal sound del musicista cubano, ma allo stesso tempo una testimonianza del suo eclettismo sono le sue tante collaborazioni, che spaziano da McCoy Tyner a Kenny Barron, passando per Joe Lovano e John Patitucci.
Non sorprenderà, quindi, trovare lo stesso approccio avanguardistico nelle sue produzioni da “leader”, come testimonia anche il suo ultimo progetto, MPT Trio Volume 1, in uscita il 15 gennaio 2021 per 577 Records.
Completato da Hery Paz al sassofono e Juanma Trujillo alla chitarra, il trio vuole unire la tradizione della musica caraibica con l’imprevedibilità del free jazz e già in apertura il singolo Calipso mette in evidenza questa dichiarazione d’intenti. Infatti, se da una parte il titolo del brano richiama la cultura caraibica della musica calypso, dall’altra è chiara la volontà di riproporla in una chiave moderna, accostando le improvvisazioni del free jazz alle percussioni afro-caraibiche.
A livello puramente atmosferico, Calipso è anche un unicum all’interno dell’album: è un brano gioioso e sereno, ma già dalla successiva Sustain le sonorità si fanno più soffuse e l’ambiente si appesantisce, merito di una decostruzione armonica e ritmica dal sapore sperimentale.
Il clima si rilassa nuovamente con la lunga Suite for Leo Brouwer, un’indagine a tutto tondo sulla meditazione, mentre Vino cambia ancora le carte in tavola, mettendo in mostra la natura esplosiva del trio.
Il punto di forza dell’album sta proprio in un’alternanza costante non solo di suoni, ma anche di umori: MPT Trio Volume 1 sottolinea un bipolarismo musicale invidiabile, ed i tre musicisti sono a dir poco certosini nell’esprimere in musica un temperamento costantemente in divenire.
Ciò che rimane è un lavoro che non solo mantiene le premesse di base, ma che riesce anche ad adattarsi, in modo camaleontico, sia ai brani più movimentati sia a quelli più riflessivi.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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