«Se non posso ballare, non è la mia rivoluzione»
(Emma Goldman)
La musica riesce a connettere energia ed emozioni accostando formule matematiche con il corpo in movimento, uno strumento per celebrare la vita e affrontare il vivere quotidiano, un linguaggio capace di parlare alla testa e alle gambe, che spesso diventa un mezzo per la sopravvivenza della cultura. Con questa premessa parliamo del primo album ufficiale delle Fucksia, il trio italo brasiliano formata da Mariana Mona Oliboni, Marzia Stano e Poppy Pellegrini. Exagerat3, rilasciato per Elastico Records in collaborazione con Fluido Studio, è combinazione perfetta tra attitudine punk, ambientazioni rave, sonorità dance e rap.
La loro musica è un trittico di adrenalina, passionalità ed energia rivoluzionaria, attraverso la quale invitano a spingersi oltre i confini della realtà, del consentito e del concesso. In Exagerat3 il concetto di artivismo punta a trovare piena espressione di sé. Le dieci tracce del disco aprono a nuovi orizzonti espressivi combinando drum and bass, punk e synth pop con riferimenti ai movimenti techno rave.
Brani come Body sono un’esortazione universale rivolta a ogni donna, persona non binaria, uomo a concepire il proprio corpo come arma di protesta e strumento di conoscenza. Nella prima traccia si amalgamano elementi dance, punk e wave, un potente mix che funziona molto bene, ad alta energia e dall’implacabile componente ritmica. A seguire L8 sempre è il manifesto politico e sonore del trio: un invito a prendere parte allo sciopero dell’8 marzo come simbolo di una lotta che va fatta ogni giorno. Musica da posse con attitudine punk, divertente e votata alla danza, ma che allo stesso tempo vuole incitare a prendere una posizione per liberarci da violenza e discriminazione, per distruggere il patriarcato.
In Fake society elementi cyberpunk e ritmica drum and bass creano una trama sulla quale si poggiano le voci di Mariana e Marzia, supportate dalle calde partiture del sax di Andy dei Bluvertigo. La quarta traccia nasce dal desiderio delle Fucksia di ricordare che siamo noi a scrivere e riscrivere la realtà in cui viviamo e che non senza sforzo, se unit* in questo intento, possiamo definire e ridefinire qualsiasi cosa ci stia stretta, dai ruoli di genere ai canoni di bellezza.
Mom è un brano in cui sfera politica e personale si fondono, il lutto verso la perdita di una madre è un evento doloroso e traumatico di fronte al quale ci si sente smarritə a qualsiasi età e momento della vita. Nonostante il ritmo rallenti, il brano è avvolgente, molto sentito, e si muove su territori melodici all’Apparat, quando acquisisce fluidità, la produzione esplode attraverso sonorità acide e abrasive.
A volte suonano elettronica, altre volte creano rumore, altre volte strizzano l’occhio al pop, le Fucksia sono tutto questo. Non sai mai cosa aspettarti quando ti immergi in Exagerat3 e ti sposti da una traccia all’altra. Stili diversi che si fondono accompagnano una solida scrittura per un lavoro maturo che fa ballare e riflettere.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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